Nel suo ultimo post pubblicato su Instagram l’8 dicembre scorso, l’attrice 38enne iraniana Taraneh Alidoosti aveva criticato l’esecuzione del manifestante 23enne Mohsen Shekari. Rivolgendosi alla Repubblica islamica aveva scritto: “Sedetevi e aspettate le conseguenze della vostra sete di sangue” e poi ancora: “Il silenzio significa sostenere la tirannia e i tiranni”.

La donna aveva pubblicato dei selfie che la ritraevano senza velo, dopo le proteste contro l’obbligo di portare il velo per le donne, innescate dalla brutale uccisione di Mahsa Amini. 

L’attrice, nota nel suo Paese, è ora stata arrestata dalle autorità e attualmente si trova in carcere. Secondo le fonti, anche un’altra donna ha avuto un destino tragico: Aida Rostami, la dottoressa di 36 anni che nelle ultime settimane ha curato a Teheran i manifestanti feriti che temevano ritorsioni se si fossero rivolti al sistema sanitario ufficiale, sarebbe stata uccisa. A rivelarlo è il sito di informazione antiregime IranWire. I medici dell’obitorio avrebbero detto ai familiari di aver visto il corpo dilaniato con i segni tipici delle torture, in uno stato che smentirebbe senza dubbio l’ipotesi dell’incidente d’auto, fornita invece dalle fonti ufficiali.