Quello che fa riflettere è proprio il fatto che cambiano i presidenti, cambiano le amministrazioni degli Stati Uniti ma la macchina industriale e militare che è alla base di certe decisioni è sempre la stessa. Oggi pensare che il nemico da combattere sia la Russia, non più comunista ma nazionalista, ortodossa e tradizionalista di Putin, è per me una colossale follia, funzionale soltanto ad interessi economici strategici ma non ad una visione di carattere politico o culturale.

Marcello Veneziani (lo Speciale)