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L’anarchia monetaria della Federal Reserve e della Banca centrale europea sta drogando i mercati. Una politica che getta il seme del malessere che colpirà i mercati e l’economia reale.

E’ quanto si legge in un articolo sul portale di economia WallStreet Italia.com : “Stando a un rapporto elaborato dal gruppo d’investimento Nomura Holding, vi sono diversi fattori da tenere d’occhio:

1) Gli elementi meteorologici estremamente positivi hanno alimentato artificialmente i dati macro. Ora la festa è finita e nei prossimi 3-4 mesi vedremo un calo. Nel 2012 nel complesso la crescita degli Stati Uniti sarà dell’ordine dell’1,5-2,5%.

2) I consumatori americani sono ancora in una posizione debole e vulnerabile. Il tasso dei risparmi scende a livelli bassi, i prezzi delle case sono in fase discendente, il mercato del lavoro è in un momento difficile e i prezzi del carburante sono in rialzo di quasi il 20% dai minimi di dicembre.

3) Il trend in fase calante prosegue e la debolezza è particolarmente significativa se si esclude una manciata di società, di cui molte – esclusa Apple – sono poco rilevanti per l’economia nel suo complesso.

4) Crisi sistemica nella Zona euro : se da un lato si è evitato un collasso successivo a un periodo di ripresa post crisi subprimes, al contempo a livello mondiale siamo destinati ad attraversare 3-5 anni di crescita timida. Se tutto va per il meglio il contributo della Zona euro sarà pari a zero, non negativo. Se la Spagna diventa il nuovo caso Grecia, il quadro generale sarà invece radicalmente peggiore.

5) Dopo la crescita boom degli ultimi anni, la Cina sta per tornare con i piedi per terra. Le politiche di allentamento monetario sono indietro rispetto alle attese dei mercati. Da un tasso di +10%, il Pil è destinato a crescere di circa il 7% quest’anno e del 5% nei prossimi 3-5 anni. Nessuno tiene conto dei problemi demografici del paese, dello stato di salute dei bilanci dei gruppi finanziari cinesi e dei livelli di indebitamento sottostante.

6) Nel prossimi trimestri la BCE potrà garantire nuove iniezioni di liquidità, a meno che non vi sia un’improvvisa implosione della Spagna.
Negli Stati Uniti quest’anno non vi saranno nuove misure straordinarie di allentamento monetario perché un’operazione di questo tipo non farebbe che spingere al rialzo i prezzi energetici, probabilmente di un altro +20%, frenerebbe la crescita e garantirebbe la sconfitta di Barack Obama alle elezioni presidenziali di novembre.
Al massimo, in estate vi sarà un’altra tornata di “Operation TWIST” da parte del comitato di politica monetaria della Federal Reserve, una misura che, giocando sulle scadenze del portafoglio obbligazionario della banca centrale, abbassa i tassi di interesse a lungo termine per aiutare l’economia.

7) Nelle prossime settimane le agenzie di rating potrebbero declassare il settore bancario mondiale.