Guatemala, Congo, Repubblica domenicana, Vietnam, Brasile, Cile e Iran. Questi 7 paesi hanno in comune il fatto di aver visto, nella seconda metà del XX secolo, i loro governi rovesciati da colpi di Stato segretamente sostenuti dagli Stati Uniti.

▶ Iran, 1953
La CIA ha avuto un ruolo attivo nella destituzione del primo ministro iraniano Mohamed Mossadegh. L’uomo aveva avuto la pessima idea di nazionalizzare il petrolio del suo paese, gestito dalla Anglo-Iranian Oil Company (l’antenato della BP).
La CIA aveva comperato i favori degli alleati di Mossadegh, dei giornali americani e iraniani affinchè gettassero dubbi sulla sua reputazione e dei manifestanti nelle strade di Teheran per giustificare il cambio di regime.
Aveva anche versato 5 milioni di dollari al generale Fazlollah Zahedi, in seguito divenuto primo ministro. Un’operazione di “politica estera” americana, chiamata TPAJAX.

▶ Guatemala, 1954
Un anno dopo l’Iran gli Stati Uniti decisero di eliminare dalla scena politica il presidente del Guatemala Jacobo Arbenz, con il quale le relazioni si erano deteriorate a causa di una riforma agraria che minacciava le proprietà della United Fruit Company. Per raggiungere lo scopo la CIA armò massicciamente i ribelli e le truppe paramilitari.

▶ Congo, 1960
Un intervento dell’esercito belga, sostenuto dagli Stati Uniti, scaccia il primo ministro Patrice Lumumba. Di fronte alla sua resistenza, la CIA interviene e sostiene le persone ingaggiate per ucciderlo. Dopo un primo tentativo di avvelenamento andato male, Lumumba viene catturato e ucciso l’anno dopo.

▶ Repubblica domenicana, 1961
La CIA è implicata nell’assassinio del dittatore Rafael Trujillo, soprattutto con la fornitura di armi.

▶ Vietnam del sud, 1963
La CIA aiuta i generali che intendono assassinare il presidente Ngo Dinh Diem. Secondo un documento del Pentagono, a partire dall’agosto 1963 la CIA ha autorizzato e incoraggiato lo sforzo di generali vietnamiti per organizzare un colpo di Stato, proponendo in seguito un nuovo governo.

▶ Brasile, 1964
Gli Stati Uniti sostengono il colpo di Stato del generale Humberto Castello Branco, organizzando manifestazioni contro il governo e fornendo armi non prodotte negli Stati Uniti ai sostenitori dei militari, che in seguito hanno diretto il paese sino al 1985.

▶ Cile, 1973
Washington non vede di buon occhio l’arrivo al potere del socialista Salvador Allende, eletto presidente nel 1970.
Per allontanarlo la strategia consiste nel “far gridare” l’economia cilena, secondo le parole del presidente americano Richard Nixon e a lavorare con gruppi che fomentano un colpo di Stato. Sino a quello del generale Pinochet, che in seguito sarà sostenuto da una campagna di propaganda condotta dalla CIA, malgrado le gravi violazioni dei diritti dell’uomo e l’assassinio di oppositori politici.

(Fonte : bigbrowser.blog.lemonde.fr)