La NATO starebbe preparando un intervento armato contro la Russia. E’ quanto si legge in un articolo del 7 novembre sul quotidiano tedesco Die Welt, dove il generale Hans Lothar Domröse esprime le sue opinioni.

I commenti fatti dal generale Domröse, comandante delle forze alleate della Nato a Brunssum, nei Paesi Bassi, evocano apertamente una minaccia di guerra contro la Russia.

Nell’articolo, Domröse dice che l’alleanza occidentale sta preparando manovre su vasta scala nelle regioni di frontiera con la Russia :

“Sino ad oggi abbiamo condotto manovre di ampia portata, che comportavano da 25’000 a 40’000 soldati, solo nei paesi occidentali della NATO. Sono certo che in futuro lo faremo anche nell’Europa dell’est e nei paesi Baltici.”

Lo scorso febbraio, i governi di Washington e Berlino avevano orchestrato un colpo di Stato a Kiev, per destituire il presidente ucraino e filo-russo Viktor Ianukovitch e mettere al potere un regime pro-occidentale.
Attualmente, le forze della NATO puntano all’accerchiamento militare della Russia, una politica che comporta un vero pericolo di conflitto militare con una potenza che detiene l’arma atomica. Come scrive l’edizione online del giornale tedesco Der Spiegel :

“Anche la stampa che per mesi ha fatto propaganda contro la Russia, ha descritto questo piano come una pericolosa provocazione contro Mosca.”

Il generale Domröse ha precisato che il piano prevede una forza di reazione rapida della NATO di 5’000-7’000 soldati.
Nel settembre 2015, questa forza di reazione parteciperà alle esercitazioni militari ‘Trident Juncture’, che si svolgeranno in Italia, Spagna e Portogallo. Domröse ritiene che se tutto andrà come previsto, la forza d’intervento rapido sarà pronta per la fine del prossimo anno :

“Prevediamo che ognuna delle 6-10 nazioni che comporranno la forza d’intervento rapido rimanga sul terreno per almeno un anno, poi verrà sostituita. Secondo i piani attuali, ogni ciclo sarà guidato da una nazione. La Germania sarà una di queste. La forza d’intervento sarà altamente mobile sul terreno, ma per raggiungere rapidamente le zone operative dovrà avere accesso a un valido supporto aereo.”

(Fonte : welt.de/wsws.org)