Al termine del processo che lo vedeva implicato, Rudolf Elmer l’ex banchiere che ha diretto fino al 2002 la filiale della banca Julius Bär alle Isole Cayman é stato condannato ad una pena pecuniaria con la condizionale. Il Tribunale distrettuale di Zurigo lo ha riconosciuto colpevole di minacce, ripetuta tentata coazione e ripetuta violazione del segreto bancario.

Ieri sera nuovo colpo di scena
Il ministero pubblico zurighese ha aperto una nuova procedura penale contro Elmer per sospetta violazione del segreto bancario. L’ex banchiere è stato arrestato ieri sera.

Il fermo è stato deciso in seguito alla consegna, avvenuta lunedì a Londra, di dischetti con dati bancari a Julian Assange, fondatore di Wikileaks. La procura sta verificando se con tale comportamento Elmer sia sia reso colpevole di violazione del segreto bancario, indica una nota del ministero pubblico e della polizia zurighesi.

Il processo concluso ieri
Al termine di un processo che ieri ha attirato a Zurigo la stampa internazionale, la Corte ha fissato una pena di 240 aliquote giornaliere da 30 franchi, sospesa con la condizionale per un periodo di due anni. Rudolf Elmer dovrà inoltre pagare i tre quarti delle spese processuali, per una somma di 5000 franchi.

Presentando la sentenza, il presidente del tribunale ha detto che il delitto più grave di cui l’ex banchiere si è reso responsabile sono state le minacce di morte rivolte ad un ex dipendente della banca. Rudolf Elmer è invece stato assolto, per mancanza di prove, dall’accusa di aver annunciato un falso attentato con una bomba ai danni della sede di Zurigo della banca Julius Bär.

Le violazioni del segreto bancario sono legate alla consegna, fatta alle autorità fiscali svizzere e organi di stampa, di dati confidenziali sui clienti della banca che il banchiere ha conservato dopo il suo licenziamento. Per il presidente della Corte, poco importa se questi dati siano stati spediti dalle Isole Cayman: quello che conta è che si tratta di informazioni su clienti di una banca svizzera.