In Irlanda, la decisione del partito dei Verdi di uscire dal governo del premier Brian Cowen (che sabato aveva a sua volta annunciato di lasciare il Fianna Fail, il partito attualmente al governo) ha dato un duro colpo a un paese già in difficoltà per motivi finanziari. La crisi di governo rischia infatti di riversarsi con un effetto domino sulle trattative con il Fondo monetario internazionale e l’Unione europea per il salvataggio di Dublino.

L’uscita dei Verdi dal governo, così come l’uscita di Cowen dal Fianna Fail prima dello scadere del suo mandato, potrebbe condurre l’Irlanda a elezioni anticipate rispetto alla data già fissata dell’11 marzo, scadenza prevista per l’uscita del premier.
Vi potrebbe inoltre essere lo slittamento del voto sulla manovra correttiva decisa dall’Esecutivo a novembre e parte del pacchetto da 85 miliardi di euro. I Verdi hanno detto di essere pronti a votarla in ogni caso. La procedura parlamentare prevede sia il voto sui provvedimenti finanziari sia un voto di fiducia al governo e se entrambi venissero bocciati le elezioni dovrebbero aver luogo al più tardi entro un mese.
Una situazione di emergenza che a partire da oggi ha messo in campo consultazioni urgenti per evitare ogni possibile ulteriore complicazione.

Quel che preoccupa è che l’Irlanda vada alle elezioni senza avere varato la manovra concordata con il Fondo monetario internazionale e con l’Unione europea. Si tratta però di uno scenario probabile, perché difficili sono le chances che il premier, sempre più solo e isolato, possa convincere i partiti all’opposizione a sostenerlo fino a quando avrà approvato la manovra finanziaria.