“Vivere e desiderare una vita che non finisce ed avere coraggio e avere fiducia e credere che ci sia sempre una via d’uscita anche nella valle più oscura. Ecco, che cosa si può dire di un uomo che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento.“ così Mario del Pini, arcivescovo di Milano, ha ricordato il Cavaliere.

Un lungo applauso attende il feretro di Silvio Berlusconi in piazza Duomo, accolto dagli applausi e dal picchetto d’onore sul sagrato della Cattedrale, prima della celebrazione religiosa.

La bara entra nel Duomo, sulle note di “c’è solo un presidente” cantata in coro dalle migliaia e migliaia di persone arrivate da tutt’Italia, che si accalcano in piazza, ammirando l’uomo, il politico, lo sportivo, l’imprenditore.

Dentro la Cattedrale sono mille ottocento le persone accreditate per la Messa: spiccano i figli di Berlusconi, tra i quali un provato e piangente Pier Silvio, e la compagna Marta Fascina, visibilmente in lacrime.

Presenti anche gli avversari politici, come Matteo Renzi e Elly Schlein, rispettivamente ex presidente del consiglio del PD e attuale segretaria, ma anche Gentiloni; fanno invece malamente parlare di sé i grillini del Movimento 5 Stelle, con un’assenza irrispettosa anche nel lutto. In prima fila spicca invece il Presidente Mattarella, seguito dagli eurocrati Draghi e Monti. C’è anche l’ex moglie Veronica Lario che, forse, ha esagerato col trucco come, del resto, anche la premier Meloni.

La funzione è sentita e commossa, seguita dai canti gregoriani. “Quando un uomo è un personaggio è sempre in scena” ha ribadito l’arcivescovo che ha celebrato la funzione religiosa “un uomo, con un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia”.

Fuori, all’uscita della bara scortata dai carabinieri in alta uniforme, un applauso mai interrotto ha scortato la bara.

“Dolcissimo papà grazie per la vita, grazie per l’amore, vivrai per sempre dentro di noi” è il messaggio che hanno lasciato ai cinque quotidiani nazionali Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si sono ritrovati uniti nel dolore per la perdita del padre.