L’agente speciale americano Guy Ficco è stato incaricato dall’IRS, l’Internal Revenue Service – l’autorità fiscale americana – di scoprire il maggior numero possibile di clienti con patrimoni non dichiarati e i nomi dei loro consulenti bancari. Le sue indagini hanno condotto davanti a un tribunale della Florida Christos Bagios, dipendente del Private Banking del Credit Suisse dal 2009 e Renzo Gadola, ex collaboratore di UBS, con l’accusa di aver aiutato facoltosi clienti a nascondere al fisco americano ingenti capitali.
Bagios era stato arrestato a fine gennaio al suo arrivo negli Stati Uniti e rinchiuso nel carcere di Fort Lauderdale, in Florida. Da qualche giorno è stato scarcerato, ma porta un braccialetto elettronico e non può lasciare il paese.
Come riporta il Tages Anzeiger nella sua edizione di sabato, presso UBS Renzo Gadola aveva lavorato con M. L. nell’ambito dell’ UBS-Amerika-Team. Mentre la facoltosa clientela americana di Gadola risultava essere fiscalmente in regola, L.M. lavorava con capitali non dichiarati.
Non potendosi recare di persona negli Stati Uniti perché rischiava di venire arrestato, nel 2010 L.M. aveva mandato Gadola in Florida per aiutare uno dei suoi clienti indagato dall’IRS. Il cliente in questione aveva un conto nascosto presso la BKB, la Banca cantonale di Basilea.
All’insaputa dei suoi consulenti bancari aveva fatto un accordo di collaborazione con le autorità fiscali, le quali intercettarono il colloquio con Gadola e procedettero all’arresto del bancario. Dagli atti giudiziari appare che nel frattempo quest’ultimo ha riconosciuto le principali imputazioni e sta collaborando con le autorità.

Pur non essendo indagata dalla giustizia statunitense, adesso oltre a UBS e al Credit Suisse ad avere problemi con la Finma, l’organo di vigilanza dei mercati finanziari, è anche la Banca cantonale di Basilea. La SonntagsZeitung aveva riportato di perquisizioni della Finma presso la BKB, informazione però smentita dal portavoce dell’istituto bancario.