Il primo ministro portoghese José Sócrates ha annunciato mercoledì sera le sue dimissioni, dopo il rifiuto del Parlamento di approvare il programma di austerity economica proposto dal governo di minoranza.
L’opinione condivisa è che la Zona euro potrà uscire dalla crisi solo quando i suoi Stati membri capiranno che gli anni dell’opulenza finanziaria ed economica sono da tempo terminati.

Un editoriale sul quotidiano spagnolo El Pais ritiene che le dimissioni del premier portoghese siamo un brutto colpo per la stabilità del Portogallo e che ora l’Unione europea deve intervenire per aiutare il paese al più presto.
“Le dimissioni di Socrates hanno portato alla Zona euro un ulteriore fattore di rischio – si legge – Di fronte alla grave situazione in cui si trova il Portogallo, l’UE ha il dovere di reagire con rapidità. Innanzitutto i dettagli dell’ampliamento del fondo Salva Stati devo essere chiariti per permettere di portare l’emissione di credito sino a 500 miliardi di euro. Il Portogallo deve poterne beneficiare al più presto. In questo senso ogni ritardo nella presa di decisioni sarebbe preoccupante. Il governo spagnolo ha reagito in maniera troppo ottimista quando aveva assicurato che la crisi portoghese non avrà ripercussioni sulla Spagna.”

Il programma di austerità elaborato dal governo di Josè Socrates era purtroppo necessario e il rifiuto del Parlamento rischia di portare il paese verso un’austerity ben più rigida, imposta da Unione europea e Fondo monetario internazionale.