Le centinaia di tonnellate di acqua di mare che da oltre due settimane sono versate sull’impianto nucleare di Fukushima per raffreddare i reattori evaporano nell’aria e si riversano prima nel suolo e poi di nuovo nel mare con tutta la loro reattività.

Eppure la priorità rimane quella di raffreddare le installazioni, come confermano gli ingegneri della Tepco, la società che produce energia elettrica per la centrale nucleare di Fukushima Dai Ichi. E dello stesso parere sono anche gli esperti consultati.
Prima della messa in funzione del sistema elettrico di raffreddamento non sarà dunque possibile fermare i potenti getti d’acqua, nemmeno se questo significa espandere ulteriormente la radioattività.


Riguardo alla società Tepco, la Tokyo Electric Power, è dal 13 marzo che il suo direttore generale, il 66enne Masataka Shimizu (nella foto, a sinistra) non appare più in pubblico.
La stampa giapponese smentisce le voci secondo le quali Shimizu si sarebbe suicidato facendo harakiri e riferisce che l’uomo è stato ricoverato in ospedale martedì 29 marzo, per le conseguenze di forte stress, vertigini e tensione alta.
Shimizu, che ha svolto la sua intera vita professionale presso la Tepco, era stato obbligato a lasciare il comitato di crisi istituito dal governo e dalla società e per questa assenza, involontaria, aveva ricevuto feroci critiche dai media giapponesi.