In Libia l’avanzata dei ribelli subisce una battuta d’arresto. Dopo che gli aerei della coalizione hanno interrotto i bombardamenti nell’est della Libia, le truppe del colonnello Gheddafi sono riuscite ad entrare nella città di Ras Lanouf, 600 chilometri da Tripoli, strappandola al controllo degli insorti. L’ennesimo cambio di scenario in questo conflitto che si fa sempre più fatica a capire.
Giovedì la Nato prenderà il comando delle operazioni e l’avanzata delle truppe di Gheddafi mette sul tavolo la questione della fornitura di armi agli insorti da parte dei paesi membri della coalizione. Delle armi ai ribelli si è parlato martedì in una riunione a Londra ma i quaranta esponenti di governo presenti all’incontro non sono giunti ad una decisione. Di sicuro vi è che Gheddafi deve essere allontanato dal potere, ma in che modo lo si può fare non è ancora chiaro.
Anche Marsa el Brega, che si trova tra Ajdabiya e Ras Lanouf, sarebbe in procinto di essere ripresa dalle truppe del regime. Lo hanno confermato fonti sul posto mercoledì pomeriggio.
Disperati, gli insorti chiedono alla coalizione di riprendere i bombardamenti aerei, senza i quali i soldati di Gheddafi avanzeranno pressoché indisturbati. I ribelli infatti sono equipaggiati in maniera insufficiente e i mezzi bellici di cui dispongono sono assai limitati.