Il giornalismo ticinese perde un’altra penna pungente. A soli 65 anni anni, dopo una lunga malattia, si é spento Gianfranco Montù, già direttore di Gazzetta Ticinese e de Il Paese. L’annuncio da parte dei famigliari giunge a funerali avvenuti.

Dalle pagine del Corriere del Ticino, oggi Fabio Pontiggia ricorda così l’uomo e il giornalista :”Gianfranco Montù si era buttato nella professio­ne giornalistica con la passione e l’irruen­za di chi non conosce le mezze misure, non sopporta gli atteggiamenti pilateschi e le non scelte di campo. Il suo è stato un gior­nalismo senza se e senza ma. Montù non si è mai nascosto, si è spesso esposto, ha sempre scritto chiaro e tondo quello che pensava e detto altrettanto chiaramente da che parte stava, in un rapporto di totale franchezza e trasparenza con il lettore, li­bero di applaudirlo o di fischiarlo, di se­guirlo o di contestarlo radicalmente, di sen­tirsi coinvolto oppure urtato.
Ha seguito questa linea comportamentale anche e soprattutto negli anni in cui essere di destra era considerato poco meno che un reato, massimamente in questa professione entusiasmante ma a volte ingrata e non di rado manichea. Per questa sua coerenza ha anche pagato il prezzo dell’esclusione e dell’emarginazione”.

Ai famigliari, ai figli e agli amici giungano le condoglianze della nostra Redazione.