Interessante intervista a Riccardo Staglianò sul portale di approfondimento Cadoinpiedi.it sul tema “telefoni cellulari e tumori”.
Staglianò è autore del libro “Toglietevelo dalla testa. Cellulari e tumori, tutto quello che le lobby non dicono”
.

Qui di seguito alcuni passaggi dell’intervista.

“Un uomo per vent’anni ha trascorso circa sette ore al giorno al cellulare. Ora è stato colpito da un pericoloso tumore al cervello. Il caso, che riguarda un torinese di circa 45 anni, è stato segnalato alla Procura di Torino per accertare se ci sia una relazione.
E’ la prima volta che una notizia di questo genere finisce sui giornali. E’ anche uno dei primi casi al mondo in cui si discute in aule giudiziarie.
Tante cause sono aperte, soprattutto negli Stati Uniti, ma questo è il primo preso piuttosto sul serio da un Tribunale.

Ci sono quelle misteriose istruzioni nei manuali dei cellulari che dicono di usarlo a 1,5/2,5 centimetri dalla testa.
Peccato che queste indicazioni non dicano cosa succede sotto queste distanze di sicurezza. E’ evidente che la spinta che porta a mettere queste cautele sui manuali è di ordine giudiziario, ci si para nei confronti di possibili cause.
Comunque, sono indicazioni assolutamente insufficienti, perché il rischio andrebbe dichiarato in maniera ben evidente, non a pagina 11 del manuale in corpo 8.

In Israele c’è un disegno di legge secondo il quale i produttori di cellulari dovrebbero prevedere un messaggio all’apertura del dispositivo dove si ricorda all’utente che l’apparecchio emette onde elettromagnetiche.
Le onde elettromagnetiche, stando all’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, sono potenzialmente cancerogene. Per il momento il disegno di legge non è passato, ma testimonia uno spostamento internazionale.
In Francia da due anni esiste una legge che vieta la pubblicità dei cellulari rivolta agli under 14, impone la vendita obbligatoria con l’auricolare e l’esposizione da parte dei rivenditori dei vari livelli di radiazione emessi dai diversi modellio.
Disposizioni analoghe esistono in Gran Bretagna dove è fortemente sconsigliato l’uso per gli under 16, e ancora in Russia, in Finlandia e in tanti altri paesi.

In tutto questo la domanda importante è : il nostro Ministero della salute cosa fa? Esiste anche un parere del Consiglio superiore della sanità che pur tra molti distinguo dice che dei cellulari non bisogna fare un uso indiscriminato. Consiglia come precauzione l’uso di auricolari e vivavoce e per i bambini caldeggia un uso limitato alle strette necessità.
Questo parere non si è ancora trasformato in misura pratica. Cosa aspettiamo?”