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Comunicato stampa

Azione legale contro il PV

Domenica 22 luglio 2012 sono divenute operative a Lugano le modifiche viarie previste dal progetto denominato “Piano della viabilità del Polo” (PVP) pubblicate nel Foglio ufficiale n. 50/2010 del 25 giugno 2010. Negli stessi giorni è anche entrata in vigore un riassetto totale delle linee degli autobus cittadini gestiti da Trasporti pubblici luganesi SA (TPL SA).

Tuttavia fin dall’entrata in vigore del PVP, che è costato circa 30 milioni di franchi solo alla città di Lugano, si sono creati ingorghi anche in momenti e in luoghi prima non problematici. A causa di questo PVP la viabilità luganese fa dei passi indietro invece che dei passi avanti. E questo già durante un periodo tradizionalmente tranquillo su questo fronte.

È fin troppo chiaro che questo PVP è stato pensato e realizzato per ostacolare e reprimere il traffico privato, e, in particolare, per espellerlo dal centro città. Questo non per il tramite di leggi o regolamenti specifici, ma con la realizzazione di un labirinto viario, che inevitabilmente crea traffico. Queste modifiche, portate avanti con testardaggine ideologica, ledono i diritti dei cittadini luganesi e arrecheranno danni irreparabili ai commerci e agli esercizi pubblici del centro.

L’entrata in funzione della galleria Vedeggio-Cassarate è un’opera utile e necessaria.
Tuttavia, e questi primi giorni già lo dimostrano in modo evidente, le modifiche viarie effettuate non sono state concepite in funzione di questa nuova via d’accesso. La nuova galleria è stata presa a pretesto per stravolgere l’intera viabilità cittadina su base ideologica, con il preciso scopo di danneggiare gli automobilisti ed ostacolare il traffico privato.

Sono in particolari deleteri per la viabilità della nostra città i cambiamenti operati nelle seguenti zone: Viale Carlo Cattaneo, Via Serafino Balestra, Via Pretorio, Corso Pestalozzi, Via Madonnetta, Via Marco da Carona, Via Mola, Via Canonica, l’impanto semaforico di Vezia, quello all’incrocio di Cossio, quello a Massagno e diversi altri.
Per queste ragioni la LEGA dei Ticinesi presenterà una domanda di revisione al Muncipio del comune di Lugano per rivedere al più presto le misure – errate ed ideologiche – messe in atto.

Giuliano Bignasca
Lega dei Ticinesi