Nella notte tra martedì e mercoledì, una scossa sismica di magnitudo 4.6 gradi sulla Scala Richter ha colpito lo Stretto di Messina ed è stata sentita sia sulla costa della Sicilia che su quella della Calabria. Molta paura ma nessun danno.

L’epicentro è stato individuato a una profondità nel mare di 46 chilometri. L’Istituto italiano di geofisica e vulcanologia ha confermato che dal 14 al 28 agosto tra Sicilia e Calabria si sono prodotte 13 scosse sismiche, di magnitudo inferiore a 3 gradi.

Rifacendosi ai calcoli del sismologo Raffaele Bendandi (1893-1979), c’è chi prevedeva un terremoto devastante in Calabria e Sicilia il 3, il 4 oppure il 5 giugno, in concomitanza con il passaggio di Venere davanti al Sole.
Il 1. giugno, il portale web Blog Sicilia scriveva che dopo le forti scosse sismiche che avevano colpito l’Emilia Romagna, un terremoto ancora più grave avrebbe potuto colpire il sud Italia, in particolare la Sicilia (la cui parte orientale è ad alto rischio sismico) e la Calabria.
Un terremoto che raggiungerebbe una magnitudo 7.5 sulla Scala Richter e che dovrebbe prodursi entro i prossimi due anni.