Bernd Lucke, fondatore del partito “Alternativa per la Germania” sostiene che per risolvere la crisi del debito nella Zona euro è necessaria l’uscita dei paesi più deboli e indebitati del Sud Europa.

“Questi paesi dovrebbero andarsene perché hanno dimostrato di non poter essere abbastanza competitivi – ha dichiarato Lucke in un intervento sull’emittente televisiva Cnbc, aggiungendo che se invece restassero nell’unione monetaria, dovrebbero subire una riduzione dei salari di circa il 30%, una condizione inaccettabile per gli operai. Dunque andarsene sarebbe il male minore.

Per i paesi che rimarrebbero nella Zona euro, Lucke propone l’adozione di una clausola che renda impossibile a qualsiasi Stato di dover pagare per i debiti degli altri paesi. Ai cittadini verrebbe data la possibilità di fare causa ai governi che dovessero ignorare questa norma.

(Wall Street Italia.com)