Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato ai soldati impegnati in manovre militari vicino al confine con l’Ucraina di rientrare nelle caserme, scrivono martedì agenzie di stampa russe citando un portavoce del Cremlino.

Nel contesto molto teso che caratterizza la situazione in Crimea, la decisione del presidente russo Putin appare come un gesto distensivo. Putin ha ordinato ai soldati russi che dal 26 febbraio erano impegnati in manovre militari vicino alle frontiere con l’Ucraina di far ritorno nelle caserme.
Il ministro russo della Difesa, Sergueï Choïgou, ha confermato che queste esercitazioni militari sono state un successo ma che non erano in relazione con gli eventi in Ucraina.

Sanzioni statunitensi contro il governo russo porterebbero al crash del sistema finanziario americano, secondo un consigliere del presidente Putin.

“Troveremo il modo di ridurre la nostra dipendenza finanziaria dagli Stati Uniti e da queste sanzioni trarremo un grosso profitto – avverte Sergueï Glaziev, consigliere del Cremlino.
“I tentativi di condurre sanzioni contro la Russia porteranno al crash del sistema finanziario americano e alla fine del dominio degli Stati Uniti nel sistema finanziario mondiale – ha aggiunto.

Il presidente americano Barack Obama lunedì aveva accusato la Russia di violare il diritto internazionale e la sovranità dell’Ucraina, dopo l’intervento di truppe russe nella penisola di Crimea.
Obama ha precisato che il governo di Washington esamina una serie di sanzioni economiche e diplomatiche atte a isolare la Russia.
Dal blocco degli averi russi nelle banche americane all’esclusione dal G8, gli Stati Uniti dispongono di un certo numero di armi economiche nei confronti del governo russo.

“Nell’eventualità in cui sanzioni venissero applicate – ha dichiarato Sergueï Glaziev – saremo costretti a dichiarare la nostra incapacità di rimborsare i prestiti concessi dalle banche americane alle istituzioni russe. Dovremo far capo altre monete, creare il nostro proprio sistema di regolamentazione (…) Abbiamo eccellenti relazioni commerciali ed economiche con i partner dell’est e del sud.”

(Fonte : Les Echos.fr)