fort-apache-detailDopo la brillante sortita (= studio) del professor Rico Masoch dalle trincee populiste si è scatenata una valanga di ferro e fuoco veramente impressionante. Solerti giungono in soccorso del malcapitato le truppe cammellate del Caffè. Si lagnano a gran voce i politicamente corretti radicalchic: “I professionisti dell’emergenza” (sono i soliti); “Quella realtà manipolata dalla politica” (sempre quelli); “Isteria populista!”.

Come disse così bene la signora Pantani (spesso le frasi più semplici sono le più efficaci): “Finché voi parlerete così noi andremo sempre avanti”. A chi lo diceva? Ma, a Carlo Interim Lepori. Aveva davanti la persona giusta.

M’è venuto un pensiero. Considerando i risultati ottenuti in molti anni di tenace lotta contro i Populisti, se io fossi lo sponsor del Caffè, licenzierei tutti sui due piedi a male parole. Dopo tutto anche il Lugano ha cacciato Fischer e l’Ambrì ha cacciato Pelletier.

Umorismo macabro

Il direttore, in gran forma, riesce a “partorire” questa frase geniale: “Dai politici non si è a tutt’oggi alzata una voce per rispondere agli indegni attacchi all’Ire”.  Proprio! Per farsi fare a pezzettini e a brandelli per i begli occhi del Lillo o del Rico o del Piero! Il professor Martinoli o il direttor Pontiggia, loro possono. E, nobilmente, lo fanno.

Faort ApacheImmagini dal film “Il massacro di Fort Apache” di John Ford (1948)