LAC taglio del nastro

All’articolo di Costanza Naguib farà seguito, questa sera o domani, un commento del direttore di Ticinolive.

NOTE. 1) Come si sa il Consiglio comunale non deciderà domani. L’affare slitta.

2) Il “secondo” nome, accanto a quello di GMB, era giusta opinione comune quello di Giovanni Crameri, ex direttore UBS Ticino. “Obbligati” invece: Badaracco, Foletti e Sganzini.

3) Importante. I “magnifici 5” avranno – secondo Statuto – la possibilità di cooptare i “supplementari 4”, ciò che lascia ampio spazio a trattative e intrallazzi.

4) Sul sorprendente interrogativo formulato dalla simpatica Giovi “Chi degli altri lo voleva?” ci distanziamo molto nettamente. Andiamo, Giovi.

Sarà quel che si dice “un gran bel match”, che Ticinolive seguirà da vicino. E se qualcuno ha qualcosa da dire… beh che si faccia avanti!

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Giovi Billo

Credo di non capire… ma com’è che a febbraio (risoluzione municipale del 29 febbraio 2016) TUTTO il municipio di Lugano decideva che Giovanna Masoni Brenni doveva essere uno dei due nomi proposti dall’esecutivo al consiglio comunale per l’ente LAC e ora invece il mattino della domenica attacca? Chi è che deve essere messo sotto tutela? No, perché davvero non capisco… Già allora si poteva immaginare che il dicastero cultura sarebbe rimasto in quota plr.. (Più che altro perché: chi degli altri lo voleva?) E già si sapeva che Giovanna Masoni non si ricandidava per il municipio. Riflessione: 6 degli allora presenti municipali ci sono anche oggi… atteggiamento schizofrenico? Se si voleva fare una cesura nella cultura… la si sarebbe dovuta fare in febbraio. Adesso di cesura vedo solo quella netta nella coerenza…

Giovanna Viscardi (presidente PLR a Lugano)