Si chiama Bitcoin, ha origini nel lontano 2009 e adesso il suo valore sta aumentando vertigioinasamente sotto gli sguardi dei mercati finanziari. Gli analisti ne avevano predetto il successo ma secondo molti si tratta di una bolla destinata ad esplodere. Ma i fatti parlano chiaro, il valore della moneta virtuale Bitcoin ha raggiunto i 2’800 dollari per unità quando solo ne novembre scorso ne costava solo 700.

Quotazioni in volo per la famosa moneta virtuale anche grazie all’uso che se ne fa ad Oriente. Se in Giappone è usato regolarmente nelle transazioni, in Cina è in voga per aggirare i limiti sugli investimenti imposti dal governo mentre in India per nascondere l’evasione fiscale. Il governo indiano aveva infatti messo fuori corso da un giorno all’altro le banconote da 500 e 1000 rupie col fine di limitare l’uso del contante e arginare così l’evasione fiscali costringendo i possessori a presentarsi in banca e convertire il denaro. Molti tuttavia hanno preferito semplicemente convertire i contati in bitcoin, incrementandone il valore.

Negli Stati Uniti, l’autorità di controllo dei mercati finanziari (Sec) ha intenzione di dare il via libera ad un fondo di investimento legato proprio al Bitcoin su iniziativa dei gemelli Winkelvoss che hanno investito ingenti capitali nella moneta virtuale. Nulla sembra frenare l’ascesa del Bitcoin, neanche gli hacker che poco tempo fa avevano richiesto proprio questo tipo di pagamento come riscatto per i dati sensibili rubati alle grandi aziende