Brett Kavanaugh (sulla destra)

Questo venerdì Brett Kavanaugh sembrava avere la vittoria in pugno, dopo che il senatore Jeff Flake aveva annunciato il suo sostegno al candidato. La commissione Giustizia del senato era ormai sul punto di approvare la nomina con 11 voti pro e 10 contro, nonostante la convincente testimonianza della dottoressa Christine Blasey Ford che aveva pubblicamente accusato Kavanaugh di violenza sessuale fornendo numerosi e credibili dettagli.
Poco dopo l’annuncio di Flake è circolato online un video della CNN che lo mostrava in ascensore con una donna che lo bloccava per raccontargli di essere stata a sua volta vittima di abusi sessuali e criticare aspramente la sua presa di posizione. Che il motivo sia quello o un altro non è noto, ma la sera stessa Jeff Flake ha cambiato opinione annunciando necessaria un’indagine dell’FBI sul caso. Secondo il New York Times, il colloquio in ascensore è stato determinante nel cambio di linea.
Nonostante le insistenze dei Repubblicani, Flake ha contattato il dipartimento di Giustizia chiedendo quanto potrebbe essere utile un’indagine sul caso. Sembrerebbe che il procuratore generale Rob J. Rosenstein ha dichiarato che un’indagine di una settimana difficilmente avrebbe potuto svelare dettagli finora non noti ma il senatore ha comunque annunciato di ritenerla necessaria: “Dobbiamo fare tutto il possibile per essere sicuri di compiere il nostro dovere con una nomina così importante. Il paese si sta dividendo”. Il presidente Trump ha ceduto alla richiesta e ordinato un’indagine supplementare di una settimana che precederà il processo di conferma di Brett Kavanaugh come giudice della Corte Suprema.
Sembrerebbe che Trump in questa faccenda si sia fatto un po’ da parte dando molta libertà di manovra ai senatori. Inoltre, lui stesso ha definito la testimonianza della dottoressa Ford “molto convincente”.
Le indagini dell’FBI dovrebbero concentrarsi ora sulle accuse mosse al candidato, sia quelle avanzate da Christine Ford che da Deborah Ramirez, compagna di università dell’uomo. Intanto dovrebbe ora essere resa pubblica anche la testimonianza di una terza donna.
La conferma di Kavanaugh insomma non è per niente una certezza. Anche altri oltre a Flake sono indecisi sul verdetto, tra cui le senatrici Susan Collins, Lisa Murkowski e il senatore Democratico Joe Donnelly.