Due anni fa scrissi quest’articolo che potete leggere qui, poiché è da tempo che le tensioni espansionistiche della Turchia fanno riflettere. Nel silenzio di molte, troppe istituzioni. Ad oggi, la Turchia dimostra il suo cruento spirito, invadendo la Siria per massacrare la minoranza curda che da sempre ha invece combattuto contro l’Isis.
Ripercorriamo insieme la storia dei Curdi, invasi da Turchi, abbandonati dagli Americani.
I Curdi videro sfumare il diritto a un proprio Stato quando il Trattato di Losanna, tre anni dopo quello di Sèvres del 1920, non ne riconobbe la necessità, stabilendo, anzi, i confini della Turchia. Una Turchia che divenne grande sotto Ataturk, potente e sanguinaria: gli esuli Armeni finirono nei peggiori dei modi: torturati, persino crocifissi, massacrati. I più (pochi) fortunati fuggirono in Europa, quella stessa Europa che non aveva mosso un dito per salvarli. Ad oggi, la stessa sorte capita ai Curdi: etnia iranica, yazida, in prevalenza sciafeiti (ramo dell’islam sunnita) stanno venendo sterminati dalla Turchia di Erdogan, il quale, sotto le malcelate spoglie del liberalismo, di fatto si comporta come un salafita vero e proprio: ha arruolato anche gli ex combattenti islamici militanti Isis.
Lo Stato Islamico, che prima era in ritirata, ora a causa della Turchia che lo finanzia, sta riprendendo manforte e ha già iniziato il suo sterminio contro le minoranze curde.
Minoranze lasciate sole dagli USA di Trump: il Tycoon ha recentemente ritirato le truppe dalla Siria, lasciando i Curdi senza protezione e in balìa degli estremisti islamici curdi.
Erdogan ricatta l’Unione Europea: 3,6 milioni sono i profughi (o Foreign fighters?) che il “sultano” minaccia di inviare in Europa (inviare per cosa? per invadere l’Europa?) se questa intralcerà i suoi piani: piani di sangue, invasione, morte.
La Turchia vuole attaccare la Siria (anche) per liberare un centinaio di detenuti islamisti ex combattenti Isis, da reclutare nell’esercito più grande di sempre. E con questo, invadere dopo la Siria e lo sterminio dei Curdi, l’Europa.