All’alba di questa mattina il primo ministro britannico Boris Johnson è diventato papà per la sesta volta.

La sua compagna e futura terza moglie, la trentaduenne Carrie Symonds ha dato alla luce un maschietto, in un ospedale di Londra. Dopo che Johnson e la sua compagna erano stati contagiati dal COVID19, il piccolo è nato prematuro, a sette mesi. È tuttavia in ottima salute e anche la mamma, ora guarita, sta bene.

Il premier britannico era stato contagiato dal Coronavirus ed era stato anche in pericolo di vita. Dimesso, ora ringrazia il sistema sanitario nazionale inglese, invitando tutti i britannici a stare a casa, anche come segno di gratitudine e di rispetto nei confronti del lavoro dei medici.

Anche Carrie aveva contratto il COVID ed era stata costretta a isolarsi nella sua casa londinese, completamente sola eccezion fatta per il cagnolino Dilyn.

Ora la coppia è tornata assieme a Downing Street, Boris ha assistito per tutto il travaglio la compagna.

Resta incerta la situazione per l’Inghilterra, che rimane senza un capo: non è chiaro se Boris Johnson, prima gravemente malato di Coronavirus, ora reduce e degente dalla pandemia, si prenderà un congedo di paternità come aveva ponderato prima, però, di ammalarsi. C’è una disperata necessità che Boris o qualcuno per lui torni attivo ed operativo, per il futuro dell’Inghilterra.

Il piccolo nuovo nato è il sestogenito della prole di Johnson: Boris ha avuto quattro figli dalla sua seconda moglie, Marina Wheeler, dalla quale si è separato dal 2018 a causa, proprio, della sua relazione con Carrie; nel 2013 aveva poi dovuto riconoscere una figlia illegittima avuta da una delle sue numerose amanti, Helen Macintyre, consulente d’arte, anche se si ipotizza l’esistenza di almeno un secondo figlio naturale.

Boris aveva promesso di imparare a cambiare i pannolini e di guidare l’Inghilterra fuori dai suoi problemi politici e sanitari, ma l’Isola britannica saprà certamente risollevarsi come ha sempre fatto nel corso della sua storia, mostrando indipendenza, successo, dinamicità e straordinaria avanguardia.

Di sicuro, la nascita del figlio del premier pro-Brexit, ha dato un’ottima spinta morale all’immagine dell’Indipendente Albione.