Ancora polemiche sull’operato della polizia di Lugano. Nella notte tra venerdì e sabato una festa non autorizzata ha avuto luogo nel parco di Villa Saroli di Lugano. Musica ad altissimo volume e più di 100 persone presenti con conseguente disturbo della quiete pubblica. 

Gli agenti della Polizia comunale sono intervenuti poco prima delle 2 di notte per disperdere i festaioli e spegnere l’impianto audio che diffondeva musica a tutto volume nel vicinato. Si è trattato di un intervento che non ha lasciato ferito nessuno, a parte forse qualche livido, ma non è stato comunque risparmiato dalle critiche e definito dai giovani “sproporzionato e violento”. 

“Era circa l’1.30 di notte. La serata stava per concludersi e anche la musica non sarebbe durata ancora molto. A quel punto sono apparsi una decina di poliziotti in tenuta antisommossa. Si sono avvicinati con fare spedito per confiscare il generatore” ha dichiarato un testimone, come riporta Ticinonline. Dopo che alcuni giovani hanno cercato di difendere l’attrezzatura, la polizia avrebbe risposto con “violenza inaudita”. Spray urticante e proiettili di gomma, questi gli strumenti utilizzati dalle forze dell’ordine per dominare la situazione. 

A difendere l’operato degli agenti, la municipale Karin Valenzano Rossi che, interpellata da Tio.ch, ha dichiarato: “Personalmente all’una di notte ero a casa, a dormire, come molti cittadini del quartiere intono al parco Saroli. Mi risulta che la polizia abbia cercato di porre rimedio al grave disturbo arrecato, tra l’altro di notte, in quello che è un quartiere densamente abitato e che lo abbia fatto dapprima con il dialogo per poi, solo in un secondo momento e dopo alcune ore dai ripetuti inviti a cessare le attività moleste, in modo più sostenuto”. 

Ha parlato anche il Comandante della Polizia di Lugano Roberto Torrente specificando che i giovani sono stati dapprima invitati a spegnere la musica e disperdersi e solo dopo diversi avvertimenti le forze dell’ordine sono intervenute in maniera più decisa, cercando di spegnere il generatore. Mossa alla quale i presenti avrebbero reagito in modo violento accerchiando gli agenti e lanciando sassi: “Solo dopo nel momento in cui gli agenti sono stati attaccati, si sono usate due cariche di proiettili di gomma. Di fatto corrispondono a due colpi esplosi, anche se i proiettili sono di più”.  In ogni caso, verranno comunque effettuati degli  accertamenti per chiarire la dinamica dei fatti.