“Al suo 21esimo compleanno, la regina Elisabetta II, promise di servire il Paese e il Commonwealth, raramente una promessa è stata meglio mantenuta”, ha detto l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, nell’elegia funebre.

Shakespeare fece dire ad Amleto che il pasto caldo servito al funerale, fu servito freddo al matrimonio che ne seguì. Allo stesso modo, ma senza egual cinismo, potremmo dire che i fiori piantati per il Giubileo per i 70anni di Regno della Sovrana, sono fioriti per i funerali della regina più longeva della storia.

Un tappeto di fiori troneggia ora a Green Park, aperto al pubblico notte e giorno, e scintillante di candele, nonché omaggi, lettere, pensieri, disegni e bandiere. Se alla Torre di Londra l’ultima estate della sovrana si celebrò la blooming jubilee, la fioritura del giubileo, con l’arrivo dell’autunno e della morte, nuovi fiori hanno trapuntato le distese d’Albione per dire addio alla propria regina.

Elisabetta II, simbolo di un’epoca, giace sepolta nella cappella di St. George, annessa al castello di Windsor, laddove riposano anche l’amato consorte Filippo, scomparso a 99 anni l’anno scorso, ma anche Enrico VIII e la sua terza moglie, Jane Seymour.

Per poche ore, Elisabetta II è stata deposta accanto Filippo d’Edimburgo nella Royal Vault, poi, entrambi i sovrani sono stati sepolti insieme nella King George VI Memorial Chapel, che è parte della St. George Chapel, dove riposano anche i genitori della sovrana, Re Giorgio VI e la regina madre, nonché le ceneri di sua sorella Margaret. A commemorare la sovrana, una scritta: Elizabeth II 1926-2022, e l’amore dei sudditi.

Il funerale ha seguito un rigido protocollo lungo ben 13 ore, principiato alle 6,30 ora locale (le 7,30 in Italia) a Westminster Abbey e terminato con la tumulazione della sovrana nel castello di Windsor.

Dopo giorni di fila da parte del popolo, che ha aspettato sino alle 12 ore per dare l’ultimo saluto alla bara della sovrana (in quercia inglese, piombata e pesantissima) mentre suonavano le cornamuse, il feretro trasportato da 8 militari è arrivato sulla State Gun Carriage, un carro armato per il trasporto dei cannoni che trasportò le bare della regina Vittoria, di re Edoardo VII, Giorgio V, Giorgio VI, Winston Churchill e di Lord Mountbatten.

Il carro funebre è stato seguito da decine di migliaia di persone lungo la Long Walk. Poi, per quaranta chilometri (che separano Londra da Windsor), ha raggiunto il castello di Windsor, la residenza reale dove la regina trascorreva più tempo, passando per il viale alberato lungo circa 5 chilometri, che porta al maniero dalla torre rotonda.

Il corteo è stato guidato dalla Royal Canadian Mounted Police: la bara, adagiata su un carro per cannoni della Marina Militare, è stata trainata da più di cento marinai al suono delle cornamuse di Reggimenti scozzesi e irlandesi, con indosso i loro coloratissimi costumi cerimoniali. Di sottofondo, il Big Ben, la famosa campana nella torre del Palazzo di Westminster, suonava i rintocchi a intervalli di un minuto.

Nella processione hanno sfilato anche i membri delle forze armate del Regno Unito e dei Paesi del Commonwealth, rappresentanti della polizia britannica e del servizio sanitario pubblico; il corteo è stato seguito a piedi da Carlo III insieme agli altri membri maschi della Famiglia reale, mentre Camilla regina consorte, Kate Middleton principessa del Galles, e Meghan, duchessa del Sussex, hanno seguito il corteo in macchina. I piccoli principi George e Charlotte sono stati lodati per il loro contegno.

Prima della sepoltura, la corona, lo scettro e il globo d’oro, sono stati deposti dalla bara e posti sull’altare. Il reverendo David Conner ha ricordato la fede “semplice e solida” di Elisabetta, fondamento di “coraggio e di speranza”, nonché di servizio “al Paese, al Commonwealth e al mondo”.

Il nuovo re, Carlo III, si è avvicinato da solo – con tutti gli astanti in piedi – a deporre sulla bara il vessillo che tradizionalmente serve a identificare il comandante in capo in battaglia.

Il Lord Ciambellano della casa reale ha spezzato la bacchetta di comando: così, è terminato il regno di Elisabetta II. Sia il vessillo, sia il bastone spezzato sono stati sepolti assieme alle spoglie mortali della sovrana.

Il reverendo David Conner ha officiato le esequie nella cappella di St. George, davanti a 800 ospiti scelti. Il cerimoniale liturgico ha seguito nei dettagli le volontà di Elisabetta, prevedendo anche l’omaggio di altre culture, come il canto d’un inno della tradizione ortodossa, Russian Kontakion of the Departed, scelto dall’amato consorte Filippo per il proprio funerale nel 2021.

Il feretro della regina durante il corteo funebre del 14 settembre 2022; sulla bara, avvolta con lo stendardo reale britannico, vi è la Corona Imperiale di Stato – Wikipedia Image

Non sono mancati gli animali, amati dalla sovrana: accanto ai reparti militari e allo staff reale allineati per accoglierla, c’era anche il pony Emma, uno degli ultimi cavalli che la 96enne aveva montato; c’erano poi anche Muick e Sandy, gli amati corgi della regina, ad attendere il feretro fuori dal castello di Windsor, che ora passeranno sotto la custodia del principe Andrea e della sua ex moglie, Sarah, la duchessa di York, nella residenza in cui abitano a Windsor, la Royal Lodge.

Alle esequie a Westminister sono state presenti 2.000 personalità, tra cui reali e leader mondiali in rappresentanza di circa 200 Paesi. Tra questi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la first lady Jill, il capo dello Stato Sergio Mattarella accompagnato dalla figlia Laura, il presidente francese Emmanuel Macron e la moglie Brigitte e quello tedesco Frank-Walter Steinmeier. E poi il re Felipe e la regina Letizia di Spagna, i reali di Norvegia, Svezia, Danimarca e Monaco, l’imperatore giapponese Naruhito e l’imperatrice Masako, i leader dei paesi del Commonwealth.

Non sono mancate gaffe e strappi al protocollo. Primi tra tutti, Harry e Meghan hanno (forse involontariamente) forzato le rigide regole del cerimoniale reale e per ben due volte durante i giorni di lutto per la morte di Elisabetta II si sono tenuti per mano: gesto inappropriato per il protocollo, accaduto anche quattro giorni fa, quando la famiglia reale, guidata da re Carlo III ha accompagnato il feretro della regina a Westminster Hall. Il gesto, ha attirato le curiosità di progressisti, le ire dei conservatori, gli studi degli psicologi comportamentali.

Un’altra gaffe è stata fatta della tv australiana: Peter Overton e Tracy Grimshaw, i due conduttori di Channel Nine hanno identificato – in diretta – la premier Liz Truss con “una reale minore” .