A causa della mancanza di parti di ricambio necessari alla sostituzione dei componenti usurati, i piloti della compagnia di bandiera russa Aeroflot sono stati istruiti ad atterrare senza usare i freni del carrello di atterraggio, ma solo con la spinta inversa dei motori.

Ad un anno e mezzo dalla guerra in Ucraina, molte sanzioni sono state imposte alla Russia, incluse quelle per l’industria dell’aviazione, dove da marzo 2022 è stato applicato il divieto di importazione di parti di aeromobili di ricambio da Boeing e Airbus.

L’impatto del divieto ha ovviamente influito sulla capacità di ottenere manutenzione per le tantissime parti di ricambio degli aerei commerciali russi (di fabbricazione occidentale) che normalmente sarebbero facilmente sostituibili.

Per aggirare queste restrizioni, Aeroflot avrebbe iniziato a inviare i suoi aerei in Iran per la manutenzione. L’Iran, che è sottoposto a pesanti sanzioni da diversi decenni, ha sviluppato una vasta conoscenza nella riparazione di aerei, dagli acquisti di ricambi al mercato nero, prelevati da aerei di cui si prevedeva lo smantellamento, oppure cannibalizzando aerei venduti a compagnie soprattutto africane.

I russi hanno cercato anche alternative ai ricambi originali certificati fornite dai produttori, arrivando a fermare a terra alcuni degli aerei della flotta per consentire di prelevare parti di ricambio per consentire di far volare gli altri velivoli. Ma ora la situazione si sta facendo più grave.

Dal 31 luglio, Aeroflot ha chiesto ai suoi piloti di disattivare i freni sugli aeromobili interessati. Al momento sono nove gli aerei dell’Aeroflot che stanno volando con i freni disattivati. Tra questi ci sono cinque Boeing 777 e quattro Airbus: A320, A330 e due A321.

Un aereo può atterrare senza freni, poiché durante l’atterraggio la maggior parte del lavoro di arresto di un aereo commerciale viene svolto tramite l’uso degli invertitori di spinta. Tuttavia, l’atterraggio senza l’ausilio dei freni aumenterà in modo significativo la quantità di pista utilizzata durante l’atterraggio. I freni sono necessari anche per interrompere i decolli, i quali si attivano automaticamente nel caso in cui i piloti decidano di interromperlo per un qualsiasi motivo.

Le compagnie aeree ricorrono a volte a tali misure “estreme” quando non è possibile sostituire immediatamente il freno a causa di un malfunzionamento entro i limiti consentiti. Allo stesso tempo, è consentito volare per non più di dieci giorni, secondo le istruzioni di sicurezza internazionali.

Nonostante la compagnia aerea richieda ai piloti di disattivare i freni sugli aerei interessati, i meccanici e i tecnici del dipartimento delle operazioni di volo di Aeroflot stanno attivamente avvertendo i piloti dell’aumento del rischio di fuoriuscita della pista. “Senza freni l’aereo tenderà a virare di lato, soprattutto quando atterra su una pista bagnata con vento laterale…”.

La flotta di aeromobili di Aeroflot è una delle più moderne del mondo, ed è anche una delle compagnie più antiche del mondo. Fondata nel 1923, dispone di 178 aeromobili con un’età media di 7,4 anni, che servivano oltre 200 rotte.

Quasi tutti Airbus e Boeing. Solo due aerei sono attualmente di fabbricazione russa: due Sukhoi SuperJet SSJ-100-95. Dalla guerra con l’Ucraina, Aeroflot effettuato nuovi ordini con i produttori russi Sukhoi, Tupolev e Irkut, per compensare gli ordini annullati di 25 aeromobili Airbus A350-900 e 20 aeromobili Airbus A321neo.

Precedenti resoconti apparsi sui media, hanno indicato un deterioramento della situazione della sicurezza della compagnia russa. Una pubblicazione di notizie investigative russe, ha affermato che Aeroflot aveva incaricato il suo personale di interrompere la registrazione dei malfunzionamenti sui voli per impedire che gli aerei venissero messi a terra nonostante la necessità di risolvere i problemi.

Cercare di mettere una pezza ai problemi dei ricambi, sta rendendo l’aviazione russa progressivamente più pericolosa.