Nuclei incendiari esplodono nel sangue, trascinato il mondo in un rischio che conta i suoi precedenti nelle due Guerre Mondiali. Dopo il conflitto tra Russia e Ucraina, si è riacceso ieri quello, violentissimo, tra la Palestina e Israele. Paradossalmente, proprio la Russia chiede il cessate il fuoco, seguita dall’Arabia Saudita. Forse, è ancora più grave il fatto che tutti i Paesi siano schierati o con l’uno o con l’altro: la Triplice Alleanza e Intesa sembrano incombere minacciose sulla quiete che va sfaldandosi. E, come se non bastasse, ieri l’Afghanistan è stato sconvolto, come il Marocco un mese prima, da un violentissimo terremoto.

Si contano più di 2mila morti e oltre 10mila feriti, in Afghanistan, nell’ovest del Paese. Il terremoto si è verificato a 55 km a nord-est di Zindah Jan e la scossa principale, come scrive l’Usgs, ha avuto l’epicentro a 40 chilometri dalla città di Herat, è stata seguito da una seconda di magnitudo 5.5. 

Il bilancio provvisorio della violenta serie di terremoti avvenuti ieri è drammatico: lo afferma il regime talebano di Kabul attraverso l’autorità per la gestione delle emergenze, citate dall’agenzia Anadolu.

Sono state distrutte anche 1.300 case. Secondo l’istituto geosismico americano (Usgs) le scosse di magnitudo hanno raggiunto anche i 6.3.

Il terremoto è avvenuto in un territorio montuoso, già soggetto a sismi, già nel giugno 2022, un potente terremoto aveva colpito una regione aspra e montuosa dell’Afghanistan orientale, abbattendo case in pietra e mattoni di fango. Il terremoto uccise almeno 1.000 persone e ne ferì circa 1.500.