Le iniezioni di morfina per attenuare il dolore potrebbero essere sostituite da iniezioni di veleno del Black Mamba, uno dei rettili più velenosi del continente africano.
Lo rivela uno studio condotto dagli scienziati dell’istituto di farmacologia molecolare e cellulare di Nizza, in Francia. Test effettuati sui topi hanno mostrato che il veleno di questo serpente può diventare un potente antidolorifico. Gli scienziati ammettono di essere sconcertati dalla scoperta, dato che il Black Mamba usa il veleno per paralizzare e uccidere le sue prede. Per i topi, le mambalgine, che rappresentano meno dello 0.5% dell’intera proteina del veleno, possiedono capacità analgesiche senza neuro-tossicità, mentre il resto del siero velenoso è mortale.
Il veleno del Black Mamba sarebbe altrettanto efficace della morfina ma senza la maggior parte degli effetti secondari. La morfina, la cui composizione è simile a quella dell’eroina, agisce su determinati ricettori del cervello. Riduce il dolore ma può causare assuefazione e generare mal di testa, difficoltà cognitive, vomito e spasmi. Secondo gli scienziati, i peptidi antidolorifici del veleno del Black Mamba, chiamati mambalgine, combattono il dolore agendo su zone del cervello diverse da quelle su cui agisce la morfina e questo dovrebbe limitare gli effetti secondari. Il dolore funziona in maniera simile per i topi e per l’uomo. Gli scienziati sperano di poter creare un antidolorifico per uso clinico. Inoltre, test con cellule umane in laboratorio hanno mostrato che le mambalgine hanno effetti chimici simili sull’uomo.
Il veleno del Black Mamba è tra i più rapidi ad agire e un morso può essere fatale se non viene immediatamente trattato con un antidoto. Il veleno attacca il sistema nervoso centrale e causa una paralisi respiratoria.
(Fonte : BBC News)