Di Liliane Tami

L’appena defunto architetto Michele Arnaboldi, con lo studio Gaggini, ha realizzato il progetto che il mese scorso è stato scelto per divenire il futuro ospedale di Bellinzona. In questo articolo si rende omaggio al progetto, in una perfetta simbiosi tra la natura, la tecnologia  e illuminato da ampie finestre.

Tra il 5 e il 6 novembre 1992, vi era stato un’importante convegno pionieristico intitolato Psichiatria e Architettura, in cui Mario Botta spiegò quanto la bellezza e l’armonia di una struttura ospedaliera fossero importanti per dare benessere mentale e serenità alle persone aventi bisogno di particolari cure. Negli atti di questo stesso evento lo psichiatra Graziano Martignoni nota, infatti, che lo spazio non è mai neutro in quanto categoria della s…………………………………………….86-ensibilità. L’ospedale diviene, per molte persone, un luogo in cui stare, in cui abitare, per lungo te…………………………………………………………mpo: per questo è così importante che esso sia bello, armonico ed accogliente. Come spiegano  Alain de Bottom nel saggio Architettura  e felicità e Leon Krier in L’armonia Architettonica degli insegnamenti vi è un forte legame tra bellezza degli edifici e qualità di vita delle persone. Molto apprezzabile di questo progetto è la sua estensione al piano anziché l’altezza in verticale: il fatto che l’ospedale sia armonico con l’altezza degli alberi e in parte rivestito di prato è molto positivo per l’intero panorama dell’aerea circostante Bellinzona.

Il Profumo dei tigli: Il progetto vincitore

Il progetto, presentato da Arnaboldi  e Gaggini, del futuro ospedale Regionale del Sopraceneri vuole essere una sintesi perfetta tra armonia delle forme e integrazione con la natura sia per motivi legati all’efficienza che alla sensibilità ecologica. Il Consiglio di Amministrazione dell’EOC, come è stato divulgato il 23 febbraio, ha approvato all’unanimità questo progetto e si prevede che i lavori saranno ultimati tra una decina di anni. Il progetto, chiamato “Il profumo dei tigli”, sorgerà nel comparto Saleggina di Bellinzona  e richiederà un investimento di circa 380 milioni di franchi.

 Appena un mese dopo la vincita di questa importante vittoria Michele Arnaboldi se n’è andato, all’età di 71 anni. Autore di oltre un centinaio di progetti, si impegnò molto anche nell’insegnamento e nel 2023  venne nominato professore emerito dal Senato accademico dell’Usi. L’Accademia di architettura ha rilevato che “la sua dipartita lascia un vuoto profondo nel mondo dell’architettura e della formazione disciplinare, dove ha lasciato un’impronta indelebile attraverso il suo contributo innovativo e la sua passione instancabile”.

Questa grande struttura, che sorgerà in mezzo al parco di Magadino, è stata scelta per la sua ecosostenibilità e la sua forte compenetrazione con la natura.  L’edificio, che non si svilupperà in modo verticale bensì orizzontale, sarà circondato dagli alberi e sarà arricchito da parchi sovrapposti e cortili verdi, con camere singole ben illuminate e circondate dai tigli. L’integrazione tra tecnologia e natura renderanno onore alla memoria degli ideatori di quello che sarà un polo ospedaliero centrale per il Canton Ticino.