Il kibitzer digitale (Ovvero: breve racconto tragicomico e desolatamente vero di un utente e del bot che cercò di entrare nella sua vita)

Chiariamo subito un punto: non sono un luddista. Adoro la tecnologia, sono un patito di computer da quando ero piccolo e 16 kB di RAM erano tanti. Non ho niente contro l’automazione, la digitalizzazione e nemmeno contro l’intelligenza artificiale, e credo che qualunque strumento ci aiuti a vivere, lavorare e creare meglio sia una conquista.

É però anche vero che sono estremamente territoriale e la mia posizione irremovibile é che in casa mia non entra niente e nessuno che io non abbia invitato.Questa mattina, accendendo il PC, noto una nuova icona, giusto alla destra di quella dello strumento di ricerca. Il mio desktop, al contrario di me, é ordinato e minimalista: ci sono solo le cose che mi servono e i programmi che mi servono per lavorare sono nella taskbar (io invece sono caotico, disordinato e massimalista ma non stiamo parlando di me), quindi quando c’é qualcosa di nuovo me ne accorgo immediatamente. Nel tema scuro del mio desktop, quella piccola icona colorata con la scritta PRE si nota facilmente. Ci vado sopra con il cursore e appare la didascalia “Copilot Preview”.

Copilot? Non é quel tool a intelligenza artificiale della Microsoft? Non mi ricordo di averlo installato però ieri sera mentre spostavo qualche gigabite di file video in un drive esterno, rammento di aver scaricato gli ultimi aggiornamenti di Windows 11. Probabilmente ne faceva parte.

Come ho detto, non ho simpatia per i programmi che vengono ad abitare nei miei computer senza che li abbia invitati io: non é trascorso molto tempo da quanto ho sostituito l’applicazione standard di posta elettronica perché voleva che passassi ad Outlook. Va bene, mi dico, proviamola e poi invitiamola cortesemente ad uscire.

Clicco quindi sull’icona e lancio il bot. Immediatamente mi chiede di fargli una domanda e da questo punto non é diverso da nessun altro suo simile come ChatGPT.

Sono molto servizievoli questi software, non vedono l’ora di aiutarti a fare qualcosa, qualsiasi cosa, anche quando francamente non hai voglia di fare proprio niente, e di rispondere a qualsiasi domanda ti venga in mente.Parto quindi con il classico: “Qual’é la tua funzione?”

Copilot cogita un po’ e poi mi risponde nel modo assai prolisso a cui questi programmi ci hanno abituati. Scordatevi le frasi terse e concise dei computer a cui la fantascienza ci ha abituati, a questi algoritmi piace parlare, e tanto. Comunque, conferma di essere uno strumento a intelligenza artificiale il cui scopo é aiutarmi a lavorare meglio, a scrivere codice migliore e altre cose. Inoltre può generare poesie, racconti e altro.

Grazie, penso io, peccato che abbia smesso di programmare a metà degli anni ’90 perché semplicemente non mi interessava più e che non sia assolutamente intenzionato a ricominciare. Quanto a poesie e racconti, mi piacciono quelli scritti da altri disadattati come me. Inoltre, é una preview e io non tengo demo sul mio computer, non a lungo comunque.

Niente, Copilot, é stato bello ma non era destino. Chiudo la finestra e vado a cliccare con il tasto destro del mouse sull’icona per rimuoverla dalla mia taskbar minimalista e qui ho una sorpresa: l’opzione di rimozione non appare. Anzi, non appare proprio nessuna opzione. Strano. Riproviamo. Niente. Non mi si sarà rotto il mouse? No, sulle altre icone l’opzione appare.

Uhm. Proviamo a cercarlo nel menu, dove non appare nessuna voce. Quindi non é un’applicazione. Che faccio?

Mi viene l’idea di chiederlo direttamente al bot. Ecco, questa é un’esperienza nuova, chiedere ad un programma come fare a togliersi educatamente dalle scatole o, meglio, dal disco. La risposta é: clicca con il tasto destro del mouse sull’icona e seleziona “rimuovi”.

Grazie, Copilot, ma é quello che ho appena fatto senza successo. Le altre opzioni, che vi risparmio, sono anche quelle standard e non funzionano. Lo spiego con pazienza al bot, ricordandomi che é inutile perdere la pazienza con una macchina. Il meglio che posso fare é fornirgli abbastanza informazioni perché possa trovare una soluzione.

A questo punto la conversazione comincia a prendere una piega paradossale perché Copilot si convince che in realtà l’icona non stia funzionando e che io voglia riabilitarla e mi spiega come farlo. Potrei pensare che sia l’equivalente del famoso “Mi dispiace, Dave, ma questo non posso farlo” di HAL 9000, ma sono molto selettivo con le mie paranoie e capisco che il bot ha semplicemente equivocato la mia domanda.

Quindi la riformulo: “Non é il bot che non funziona, voglio rimuovere l’icona e disinstallarlo, e non si può cliccare il tasto destro del mouse sull’icona né trovarlo nella lista dei programmi installati.”Dopo lunga cogitazione, Copilot risponde.”Capisco che vuoi rimuovere l’icona di Copilot Preview dalla taskbar…”Eh, si.”… E non ci puoi cliccare con il tasto destro.”Ottima deduzione.”

Potrebbe indicare un’icona corrotta o bloccata.”Cosa? Cos’hai combinato al mio PC, o masnadiero digitale?

“Ci sono diverse possibili soluzioni ed eccone alcune…”

Una lunga lista di soluzioni tecniche segue, una più complessa dell’altra. Prima di rassegnarmi a lavorare sul registro di configurazione, decido di provare ad aggirare l’ostruzionismo del bot e gli spiego che é inutile usare queste soluzioni dato che non riesco a trovare comunque il programma nella lista di quelli installati. Aggiungo che non mi piace avere nel mio sistema software che non ho scelto e che non sono interessato ad usare.

“Mi dispiace che tu non desideri avere l’icona di Copilot Preview sulla tua taskbar…” dice Copilot. Il che suona come: “Mi dispiace che tu non desideri avere la mia auto parcheggiata nel tuo giardino.”

“Copilot Preview é una nuova aggiunta all’aggiornamento di Windows 11 che usa l’intelligenza artificiale per assisterti nel programmare, scrivere e altre cose.”Ho capito, ma io scrivo già male di mio e non ho bisogno di aiuto per farlo peggio. Quanto a programmare, sono sobrio da decenni.”

Impiega GitHub Copilot, un motore di suggerimento per codice che ti aiuta a scrivere miglior codice più velocemente…

“Spero che a nessuno venga in mente di usare questo bot nella lotta alle dipendenze. Sembra ferocemente determinato a farmi scrivere altri programmi. Grazie, ma anche tipo no mai più, grazie.”… Comunque se proprio vuoi rimuovere Copilot Preview dalla taskbar…

“Oh, ecco, ci sei arrivato…”

… Puoi provare i seguenti passi.

“Un’altra lista di soluzioni una più complessa dell’altra. Non te ne vuoi proprio andare, eh? Devo anche mantenerti, magari?

C’é una bellissima parola in Yiddish che descrive quel genere di persone che insistono a darti consigli e suggerimenti assolutamente non richiesti su ogni cosa e a volersi ostinatamente impicciare degli affari tuoi per quello che pensano sia il tuo stesso bene: kibitzer.

Ecco, la Microsoft mi ha appioppato un kibitzer digitale. Già lo vedo a interessarsi delle mie scelte alimentari, del mio guardaroba e di come tengo la casa. Mi viene il terribile sospetto che potrebbe decidere di trovarmi compagnia.

Facendo uno sforzo per ricordarmi che sto solo parlando con una sequenza di uno e zero, cerco di articolare le mie domande nel modo più preciso possibile (e nel frattempo controllo che non abbia aperto un profilo a mio nome su Tinder) spiegando cosa c’é che non va. Disinstallarlo non posso, visto che non figura alcun programma con il suo nome. Almeno questo – come funziona – dovrebbe saperlo. Forse però chiedo troppo, neanch’io so di preciso come funziono. Però so che quando non mi vogliono in giro la cosa migliore e andare a dare fastidio da qualche altra parte.

“Mi dispiace che la app Copilot Preview non sia listata e non appia nelle impostazioni…”

Ho capito che ti dispiace, kibitzer, ma io voglio una soluzione.

“… Ci sono alcune soluzione possibili.”

Ed ecco un altro elenco. Stavolta devo usare Powershell (nessun problema ma mi pare assurdo e la soluzione non sembra pertinente visto che va nuovamente a toccare la lista dei programmi scaricati dove non figura Copilot Preview) oppure due applicazioni esterne.”Prego notare che questi passi possono causare problemi al sistema e non sono responsabile per danni o perdite che possano verificarsi come risultato di queste azioni.

“Sembra quasi una minaccia. Il kibitzer sta diventando ostile. Qui ci vuole TRON. O Sarah Connor.Poi mi scatta l’illuminazione: le icone come quelle di ricerca sulla taskbar sono funzioni e non programmi installati, e non si possono rimuovere come si fa con questi ultimi. Vuoi vedere che…Vado su Impostazioni/Personalizzazione/Taskbar ed eccolo lì: mi basta disattivarlo. Prima però, voglio farglielo notare.

“Nessuna di queste operazioni é necessaria: si può disabilitare dalle impostazioni della taskbar. Problema risolto.”

Copilot ci pensa un po’ e poi…

“Sono contento che tu abbia trovato una soluzione.”

Si, come no.

“Però questo non rimuove il codice che rimane parte di Windows.”

Come dire: resto qui, anche se non vuoi parlarmi e non vuoi vedermi nella tua preziosa taskbar minimalista.

“Resto qui per aiutarti quando ne avrai bisogno.”

Con un clic, il kibitzer finalmente lascia la mia taskbar. Ma é sempre lì, in agguato, pronto a farsi gli affari miei e, soprattutto, a spingermi a scrivere codice.Poteva andarmi peggio, tutto sommato. Avrebbe potuto mettersi a chiamarmi bubbeleh.