Se ci fosse una legge che punisse le menzogne e la manipolazione delle statistiche a scopi politici, quante di queste iniziative rimarrebbero in circolazione?
Questa è la prima domanda che bisogna porsi. Si sa, infatti, che il mondo è pieno di fanfaroni, ma soprattutto che “uccide più la penna che la spada”.

La seconda domanda sarà: Gli iniziativisti appartengono al partito della “libertà” per tutti e per tutto? Ma allora come mai, alla fine, si rivelano distanti anni luce dal popolo e dalle sue libertà?
In Svizzera, la detenzione a domicilio dell’arma d’ordinanza si basa, da sempre, su un rapporto di fiducia fra Stato e Cittadino ed è un rapporto consolidato da tempo e che fa ormai parte della nostra cultura e specificità.

È un dato di fatto come l’iniziativa abbia l’intento di coinvolgere ed indebolire il nostro esercito di milizia. Chiediamoci allora: se passasse l’iniziativa si riscontrerebbero effettivi benefici nel combattere la criminalità? Vi sarebbero meno omicidi/suicidi? Meno violenza?
La risposta è NO, infatti, chi delinque o pensa si delinquere, trova sempre il sistema per procurarsi quello che cerca (armi) in modo illegale.
Non intendo qui sottovalutare ambiti molto sensibili e delicati, che coinvolgono quelle famiglie con drammi legati agli omicidi/suicidi, o la violenza esercitata su donne e bambini, ma bisogna anche specificare che queste situazioni non dipendono unicamente dal possesso dell’arma d’ordinanza né dalle armi possedute da cacciatori o tiratori.

Infatti, alla base di questi drammi, ben nel 95% dei casi (studi e statistiche alla mano), vi sono problemi di disagio e degrado sociale, psicologici, psichiatrici e, non da ultimo, da problemi economici. E, forse, la nostra $inistra dovrebbe soffermarsi su questi ultimi casi ed attivarsi maggiormente, anziché creare facili parallelismi ed attribuire solo alle armi d’ordinanza tutti i problemi del nostro paese.
Parlando del nostro Ticino ed analizzando i dati dell’UST – Ufficio federale di statistica, vi sono stati in totale 48 suicidi in un anno (non specificata la causa di morte) contro i 349 per incidenti stradali ed 11 per gli sport estremi (fonte UPI). Mi chiedo allora quale sarà il prossimo passo degli iniziativisti? Un’iniziativa contro l’uso dei veicoli a motore? Vietare la pratica di sport estremi?
Non dobbiamo temere per le armi dei nostri militi e non dobbiamo fare il gioco subdolo della $inistra che ha come solo scopo finale, neanche poi tanto celato, quello di riuscire ad avere
una Svizzera senza esercito.
Tutte ragioni che mi portano ad esprime un chiaro NO alla votazione in programma il prossimo 13 febbraio.

Domenico Bertolino
Lega dei Ticinesi
Candidato in Gran Consiglio