Condannati dal pretore di Lugano Francesco Trezzini il Mattino della Domenica e “10 minuti” per violazioni della personalità “qualificate, reiterate e gravi” in danno dell’avv. Paolo Bernasconi. La sentenza non è definitiva poiché contro di essa i soccombenti hanno la facoltà di ricorrere in appello. Patrocinatore dei “fogli d’assalto” leghisti è il noto avvocato dr. Tuto Rossi.

I due giornali sono stati condannati a pubblicare su un quarto della prima pagina il dispositivo della sentenza (ma “10 minuti” dovrà probabilmente uscire in edizione straordinaria, visto che è stato chiuso e non esiste più). Bernasconi, duramente e ripetutamente attaccato, aveva promosso azioni legali contro Giuliano Bignasca, suo figlio Boris, la Meutel 2000 editrice del Mattino e Flavio Spiess (Rotostampa).

Una dozzina, per entrambi i giornali, le pubblicazioni ritenute lesive della personalità. Articoli o immagini – si legge nella sentenza – che comprendevano, tra le altre cose, un fotomontaggio in cui il legale luganese veniva ritratto con orecchie d’asino, passando per l’epiteto reiterato di «invasato» fino ad arrivare a un crescendo di termini ritenuti «insultanti» dal pretore Trezzini.

Quest’ultimo ribadisce il concetto che i Bignasca non possono appellarsi all’interesse pubblico: «Occorre concludere che non vi sia manifestamente alcun motivo che giustifichi la lesione, poiché non si vede dove sia l’interesse del pubblico a ricevere quelle informazioni basate sull’insulto e il dileggio oltre ogni ragionevole limite».