Non ha ancora compiuto un mese di vita “2048”, il nuovo gioco open source basato sui numeri che sta spopolando su internet, e il suo giovane inventore italiano ha già ricevuto decine di proposte di lavoro.

Gabriele Cirulli, ragazzo diciannovenne della provincia di Gorizia, ha condensato le giuste dosi di numeri e calcolo mentale in “2048”, dando così vita a un gioco composto da una griglia quadrata divisa in 16 caselle in cui ci sono dei numeri da muovere e unire; questi numeri, tutti multipli di due, vanno spostati sulla griglia e possono essere sommati solo quando si trovano vicino a un loro simile.

Quindi 2 incontra 2 e dà vita a 4, 4 incontra 4 e dà vita a 8 e così via. L’obiettivo è totalizzare 2048 punti in una delle caselle della griglia, risultato raggiunto solo nell’1% delle partite; lo stesso Gabriele non ha ancora realizzato una vittoria, ma l’ha sfiorata con 1024.

Gli utenti non sembrano però spaventati dalla difficoltà e con i loro click hanno reso “2048” il gioco più scaricato dalla rete nelle ultime settimane, con 7 milioni di visite dagli Stati Uniti e 4 milioni dalla Cina.

Il successo dei giochi basati su numeri e statistica non ha fatto che crescere in questi anni: basti pensare al Sudoku, ormai presenza fissa su tutti i giornali nella sezione dello svago, o al poker Texas hold’em, ormai riconosciuto come un vero e proprio sport dove vince chi è più abile, non chi ha più fortuna.

L’Italia, paese che in passato ha visto nascere le migliori menti artistiche, letterarie e ingegneristiche di tutto il panorama mondiale, sembra avere ancora molti talenti da offrire: abbiamo diversi campioni di livello mondiale in giochi di numeri come il poker (basti pensare ai vari Luca Pagano e Filippo Candio), ai quali va ad aggiungersi il creativo Gabriele Cirulli.
Numeri, calcolo e statistica: ecco cosa piace alle giovani menti.

Cirulli è da sempre appassionato di informatica: crea il primo sito internet durante le scuole elementari, inventa videogiochi durante gli anni dell’istituto tecnico e attualmente lavora da casa dei genitori come freelance per lo sviluppo di progetti web.
Ha dichiarato di non voler lucrare su “2048”, nonostante dal 9 marzo (giorno in cui il gioco è stato messo online) abbia avuto una decina di milioni di visitatori e contato oltre 100 milioni di partite.

Gabriele Cirulli ammette infatti di aver sviluppato 2048 basandosi su giochi simili già esistenti. Con molta modestia, Gabriele afferma di averlo creato open source cosicché ognuno lo possa migliorare.
Ed in effetti 2048 è giocabile via web, ma non mancano applicazioni mobile per smartphone che già si intitolano “2048”, per cavalcare l’onda del successo del gioco, pur non essendo state create dal nostro Gabriele Cirulli.

Non sappiamo se “2048” sia destinato ad essere una meteora o a brillare nel firmamento dei giochi online, quel che è certo è che con questa intuizione, poi diventata il rompicapo più cliccato della rete, il suo inventore si è aperto un mare di opportunità.