Care amiche e cari amici,

il 14 giugno 2017 è stato caratterizzato dall’annuncio delle dimissioni del CF Didier Burkalther. Dimissioni improvvise, impreviste e repentine che hanno colto tutti di sorpresa, compresi i vertici del partito svizzero. Da subito è stato chiaro che si apriva una grande opportunità per riportare in CF un rappresentante della Svizzera italiana dopo ben 18 anni di assenza, ossia dopo le dimissioni di Flavio Cotti nel 1999.

E il Partito liberaleradicale ticinese ritiene assolutamente indispensabile che la Svizzera rispetti il principio costituzionale che specifica espressamente che “le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere equamente rappresentate” all’interno del Consiglio federale (art. 175 cpv 4 Cost.).

Art. 175 Composizione e elezione
1 Il Consiglio federale è composto di sette membri.
2 I membri del Consiglio federale sono eletti dall’Assemblea federale dopo ogni rinnovo integrale del Consiglio nazionale.

3 Sono eletti per quattro anni fra tutti i cittadini svizzeri eleggibili al Consiglio nazionale.1
4 Le diverse regioni e le componenti linguistiche del Paese devono essere
equamente rappresentate.

Da quel giorno il vostro presidente ha immediatamente avviato le consultazioni con le persone potenzialmente interessate, in particolare partendo dai nostri parlamentari federali e coinvolgendo da subito le personalità che avrebbero potuto contribuire all’analisi della situazione nonché rientrare nel novero dei potenziali candidati.
Abbiano avuto ovviamente anche gli indispensabili contatti con la presidenza del partito nazionale così come con rappresentanti PLR di altri cantoni.

Visti i tempi molto ridotti a disposizione e l’estate incombente, l’UP si è fondamentalmente ed inevitabilmente dovuto assumere il ruolo di commissione cerca, premessa la volontà di voler maturare una proposta da presentare a questo comitato cantonale competente per la decisione finale.

Desidero ringraziare tutti e tutte, e chi è stato coinvolto lo sa bene, per i colloqui molto franchi, diretti e aperti che hanno permesso di fare un quadro della situazione molto oggettivo e trasparente. Questo approfondito lavoro preparatorio, che ha portato ad una conclusione condivisa dagli attori coinvolti e dall’Ufficio presidenziale, mi mette nella condizione di presentarvi la proposta con grande serenità sicuro di operare nel rispetto degli interessi del nostro partito cantonale, di quello nazionale e soprattutto negli interessi della svizzera italiana.

La procedura
Il 15 giugno, con un tempismo ed un’efficienza tipicamente svizzera, il PLRS indicava la procedura da seguire:
– Entro l’11 agosto inoltro delle candidature alla presidenza PLRS
– Esame interno delle candidature per trasmissione al gruppo parlamentare
– 01 settembre decisione del gruppo parlamentare
– 20 settembre elezione in parlamento

E il profilo richiesto:

Innanzitutto la premesse fondamentale vale a dire che i candidati nominati devono rappresentare la Svizzera latina:
Les candidat(e)s nominé(e)s doivent représenter la Suisse latine.

Per poi indicare che si auspica il rispetto di altri 8 criteri specifici:
Les critères suivants sont également souhaités:

1. Bilancio di attività politica consistente all’interno del PLR
Bilan politique au sein du PLR.Les Libéraux-­‐Radicaux
Le candidat ou la candidate dispose d’un bilan politique complet au sein du parti.

2. Identificazione nel partito e capacità di mobilitazione interna
Identification à l’interne du parti et potentiel de mobilisation interne

Les candidat(e)s doivent créer une identification au parti dans des groupes d’électeurs importants mais ne doivent pas être « inacceptables » pour d’autres groupes.

3. Identificazione e capacità di mobilitazione all’esterno del partito Identification à l’externe du parti et potentiel de mobilisation externe pour des groupes cibles
Les candidat(e)s doivent créer un potentiel d’identification pour d’importants groupes d’électeurs supplémentaires mais ne doivent pas être « inacceptables » pour d’autres groupes.

4. Credibilità nei contenuti
Crédibilité sur les contenus
Le Suisse est et reste pragmatique. Cela vaut aussi pour l’électeur libéral-­‐ radical. Il veut un profil marqué mais c’est surtout la crédibilité sur les dossiers qui est à ses yeux l’élément central pour un(e) candidat(e) ou un parti.

5. Buon potenziale mediatico
Bon potentiel médiatique
Les candidat(e)s doivent être perçu(es) de manière positive dans les médias.

6. Capacità di lottare sui dossier e tenacia
Capacité de faire passer ses dossiers et ténacité
Les candidats doivent être capables de faire passer leurs dossiers au parlement malgré les vents contraires. Il en va de même au sein du collège, Une recherche permanente de l’harmonie est ici un obstacle.

7. Disponibilità a collaborare con il partito e con il gruppo parlamentare
Être prêt à collaborer avec le Parti et le Groupe parlementaire
Les conseillers fédéraux font aussi la politique de leur parti. Ils doivent bien sûr appliquer les décisions du collège dont ils sont membres. Mais en raison de l’identification à leur parti aux yeux des citoyens, un travail étroit avec le groupe et le parti, notamment sur les questions-­‐clefs et les questions importantes d’actualité, représente un élément décisif. Le parti doit pouvoir s’appuyer sur le potentiel positif de ses conseillers fédéraux. Par ailleurs, c’est le parti qui permet à une personne d’atteindre un tel poste.

8. Ottima reputazione politica, professionale e personale
Réputation irréprochable dans les domaines politiques, professionnels et personnels
Les médias ne font plus de différence entre vie privée et vie publique. Les candidats et leurs partenaires ou époux ne doivent pas avoir des problèmes importants dans leur vie privée, professionnelle ou politique. Des questions délicates ou dangereuses sont à évoquer ouvertement avant l’élection afin de pouvoir être définitivement classées.

Nota la procedura e il profilo richiesto si è passati alla fase di analisi e alle consultazioni dei potenziali candidati o candidate.

L’analisi
Quali sono gli aspetti che vi invito a considerare che sono stati individuati come prioritari dell’UP:

□ Il PLRS ha indicato che sarebbe stata privilegiata una candidatura latina, ossia che sarebbero stati favoriti rappresentanti della svizzera italiana e della Romandia
□ Pur nel pieno rispetto delle prerogative del gruppo parlamentare liberale, competente per la decisione definitiva, è piuttosto evidente che il PLRS avrebbe certamente offerto al parlamento federale una scelta di almeno due candidati ed è verosimile l’orientamento verso uno/a candidato dalla svizzera italiana e uno/a candidato dalla Romandia
□ Il posto in CF non è quindi riservato alla Svizzera italiana, fosse stato così magari si potevano fare ragionamenti diversi, ma l’opzione più probabile è che il parlamento sarebbe stato portato a scegliere tra un/una romando/a e un/a ticinese.
□ Ed è altrettanto evidente che gli amici romandi sono intenzionati a lottare per difendere la presenza di un liberale romando in CF considerando che lo hanno sempre avuto e tenendo conto di aspetti di politica interna al proprio cantone.
□ La cronaca recente dimostra la fondatezza di questi supposizioni viste le candidature romande che si stanno delineando.

Le consultazioni
Per avere un quadro completo è stato importante sviluppare una fitta rete di contatti. Ho trovato ovunque disponibilità a un colloquio molto franco e schietto pur nel contesto di una situazione molto fluida, articolata e complessa.
Le consultazioni sono state:
□ Il coinvolgimento dei parlamentari federali

□ Contatti ripetuti e scambi di opinioni con tutte le personalità che potevano essere considerate potenziali candidati e candidate. E qui devo dire che dobbiamo essere molto fieri che il nostro partito dispone di diverse personalità di qualità e di grande spessore che sono state citate dai media e che sicuramente hanno permesso di parlare bene del Ticino e sottolineare le nostre peculiarità.
□ Vi sono stati contatti con la direzione del PLRS che ci ha permesso di tener conto in modo adeguato il punto di vista del partito nazionale.
□ Vi sono stati contatti con rappresentanti di altri Cantoni.
□ Ci tengo molto a ringraziare esplicitamente per il loro qualificato contributo nella riflessione e nell’analisi il Consigliere agli Stati Fabio Abate e il consigliere nazionale Giovanni Merlini i quali, non solo hanno subito precisato di non essere disponibili, ma hanno anche contribuito in modo sostanziale a chiarire la situazione e i punti da tenere in considerazione.
□ Desidero allo stesso modo ringraziare per la loro apprezzata disponibilità Laura Sadis e Christian Vitta: hanno permesso di parlare bene del nostro Cantone e del nostro partito in tutta la Svizzera.
Li ringrazio per la disponibilità a mettersi a disposizione subordinandola all’eventualità che per motivi tattici l’UP avesse voluto optare per proporre più candidati al gruppo parlamentare e li ringrazio per il loro sostegno alla proposta dell’UP.
□ E ringrazio i molti amici liberaliradicali che mi hanno espresso direttamente le loro valutazioni e i loro apprezzamenti.
□ Un particolare ringraziamento lo rivolgo infine ai colleghi dell’UP per la condivisione delle valutazioni e per lo scambio di opinioni molto sereno e trasparente che ha permesso di maturare questa proposta da sottoporre al Comitato cantonale.

Una o più candidature
Il primo nodo da sciogliere era se focalizzarsi su una sola candidatura da proporre al gruppo parlamentare PLR oppure se presentare una scelta.

□ Proporre 3 candidati avrebbe messo sotto pressione i romandi, i ticinesi sarebbe stati accusati di arroganza volendo imporre in un qualche modo un nostro presunto e non scontato diritto esclusivo al seggio in CF.
Non avremmo rispettato l’indicazione del PLR svizzero che indicava di voler privilegiare una candidatura latina, e quindi la volontà sempre espressa dal PLRS di presentare una scelta all’assemblea federale con una candidatura romanda e una della svizzera italiana e non una candidatura esclusivamente della svizzera italiana.
□ È piuttosto illusorio pensare che il gruppo parlamentare proponga all’Assemblea federale due candidati di uno stesso Cantone oppure una scelta di quattro candidati. Come detto l’ipotesi di partenza più probabile è che il gruppo parlamentare presenterà un ticket latino.
□ Tutte le persone coinvolte, in particolare i nostri Fabio Abate, Giovanni Merlini ma anche Laura Sadis e Christian Vitta, hanno sempre individuato in Ignazio Cassis il candidato con il profilo meglio corrispondente a quanto richiesto dal PLRS e colui che presenta le chances migliori.
□ La strategia scelta doveva focalizzarsi quindi a rafforzare il più possibile quella che è stata individuata come la candidatura con le chances migliori.
□ Proporre più candidati avrebbe indebolito la canditura principale e avrebbe permesso o da un lato a chi osteggia la svizzera italiana, nel caso concreto sicuramente alcuni romandi così come coloro che nella scelta hanno un interesse specifico per successive vacanze di CF, di promuovere alcune manovre non propriamente disinteressate.
o Ma più candidature avrebbe anche facilitato un’evidente dispersione di voti sui diversi candidati di coloro che invece ritengono sia giusto e opportuno che la svizzera italiana sia rappresentata in CF.
□ L’UP d’altro canto non vuole candidature di facciata o di rappresentanza ma sostenere chi può presentare reali chances di andare fino in fondo ed essere eletto il 20 settembre.
□ Infine, ma mi è doveroso ripeterlo, il discorso sarebbe stato o potrebbe essere diverso, se da parte del gruppo parlamentare liberale radicale si dovesse dire che il posto in CF è riservato alla Svizzera italiana oppure se i Romandi dovessero rinunciare a una propria candidatura a favore della Svizzera italiana. In questo caso, che però come dimostrano le recenti candidature preannunciate in Romandia risulta piuttosto illusorio e fantasioso, il PLRT potrebbe essere chiamato a nuove valutazioni vista la necessità indiscussa di proporre all’assemblea federale una scelta tra più candidature.

Di fronte a questi presupposti l’UP conclude che è preferibile concentrarsi su una sola candidatura favorendo chi ha le migliori chances.

In queste ultime settimane in merito alla proposta dell’UP ho sentito molti commenti positivi e di sostegno, in particolare a favore di una strategia molto chiara e di assunzione di responsabilità.

Com’è normale che sia, ho anche letto alcune voci critiche; si è parlato di decisione eccessivamente rischiosa, addirittura di arroganza. Ricordo che siamo nel campo delle valutazioni e delle supposizioni. Ogni decisione contiene una certa dose di rischio soprattutto in una scienza non esatta com’è la politica e nello specifico la complessa procedura per l’elezione di un CF.

Ma ritengo che se questo partito ha voluto questa presidenza era anche perché da essa attendete la preparazione di determinate proposte spiegate con chiarezza e trasparenza. Non sareste stati molti soddisfatti invece di ricevere soluzioni pilatesche delegando le responsabilità altrove. Chi mi conosce lo dovrebbe sapere.

Ma non si tratta in nessun caso di una proposta da intendere come imposizione arrogante o come forzatura.
È una proposta dell’UP consolidatasi grazie al contributo di diverse persone che conoscono molto bene la realtà bernese ed è maturata grazie al coinvolgimento delle diverse personalità che potenzialmente potevano entrare in linea di conto per una candidatura.

Il rischio che ci assumiamo riteniamo quindi essere ben ponderato in base a un’analisi che riteniamo approfondita e oggettiva.

La strategia e la tattica saranno quelle giuste? (la strategia è definita come la condotta nel raggiungere uno scopo, la tattica come l’impostazione di un’azione finalizzata a un dato fine) riassumendo; potremo valutare se strategia e tattica sono state corrette solo in base al risultato del 20 settembre.

Ovviamente, e mi preme precisarlo esplicitamente, nessuno ci sottoscrive garanzie particolari. Come dicevo siamo nel campo delle valutazioni, delle supposizioni e delle ponderazioni dei pro e dei contra. Non vi è alcuna certezza e bisogna essere ben consapevoli che fino al 20 settembre la strada è ancora lunga.

Tutti noi dobbiamo essere consci che si tratta di un obiettivo difficile, molto difficile e che il rischio di delusione c’è.
Un rischio che è stato ponderato in base a un’analisi che riteniamo approfondita senza pregiudizi, preconcetti o imposizioni da parte di nessuno nel migliore spirito liberale. Ma proprio in considerazione delle difficoltà dell’obiettivo e dei rischi esistenti è auspicabile che le forze del nostro partito siano concentrate e non disperse.

La candidatura
In base a tutto quanto precede e in particolare
– consapevoli che la storia insegna come sia sempre molto difficile che in CF possa essere eletto qualcuno al di fuori dell’assemblea federale e
– preso atto delle rinunce dei nostri rappresentanti a Berna Fabio Abate e Giovanni Merlini

– considerando il parere unanime delle persone coinvolte nel considerare Ignazio Cassis colui che meglio corrisponde al profilo elaborato dal PLRS,

l’UP arriva a concludere che la candidatura di Ignazio Cassis sia quella che presenta le chances migliori.

Ignazio Cassis rispecchia perfettamente il profilo auspicato dal PLR svizzero:
– Dal 2007 siede in Consiglio nazionale nel quale ha maturato una solida esperienza parlamentare;
– Dal 2015 è Presidente del Gruppo parlamentare PLR e in questo ruolo ha saputo rappresentare con coerenza e in modo convincente la posizione del proprio Gruppo;
– Si esprime perfettamente nelle tre lingue nazionali e ha una buona dimestichezza con i media;
– Ha dimostrato grande tenacia nel sostenere le posizioni del PLR anche quando erano scomode e molto critiche nei confronti del Consiglio federale stesso;
– Ha condotto il Gruppo parlamentare favorendo il dibattito interno e la ricerca del consenso per presentare posizioni chiare e profilate in Parlamento;
– Ha sempre dichiarato in modo trasparente ed esplicito, conformemente alle regole di un parlamento di milizia, i suoi diversi ruoli professionali a favore di una sanità di qualità e finanziariamente sostenibile;

– La sua formazione di medico lo presenta come uomo di scienza caratterizzato da spirito analitico, incline alla soluzione di problemi complessi e con grande capacità di ascolto.

La Svizzera italiana grazie a Ignazio Cassis presenta una candidatura di qualità che potrà portare in Consiglio federale la nostra cultura e la terza lingua nazionale, anche in rappresentanza dei numerosi cittadine e delle numerose cittadine svizzere di lingua italiana residenti oltre Gottardo.

Oltre all’aspetto culturale e linguistico riteniamo importante poter offrire con questa candidatura per il Consiglio federale la sensibilità politica di chi conosce bene la realtà di una regione di frontiera. La frontiera come nuovo centro in cui focalizzare l’interesse consapevoli che sono luoghi con una dinamica particolare da valorizzare e seguire con attenzione. Riteniamo che conoscere bene le dinamiche e le criticità di una zona di frontiera, in particolare del nostro Cantone incuneato nell’importante polo economico Lombardo, possa rappresentare un vantaggio importante per la conduzione politica del nostro paese.

Nel rispetto degli statuti l’UP ha convocato l’odierno comitato straordinario rendendo nota la propria proposta in data 11 luglio u.s. che sottoponiamo alla vostra attenzione per discussione e per decisione:

La proposta si articola in due punti:
– Per le motivazioni esposte l’UP propone al partito nazionale una candidatura unica della svizzera italiana da inserire nelle proposte di candidatura che il gruppo parlamentare vorrà designare il 1 settembre.

– In base al profilo indicato dal PLRS, data la disponibilità dello stesso e d’intesa con altri potenziali candidati, l’UP propone la candidatura del consigliere nazionale e capo gruppo alle camere Dr. Ignazio Cassis

Mi permetto dunque di aprire la discussione, vi invito a rispettare gli interventi di 2 minuti al massimo per dare a tutti la possibilità di esprimersi. Dopodiché metteremo in votazione il primo dei 2 punti appena elencati:

1) il principio della candidatura unica.
Dopodiché ascolteremo il candidato proposto dall’UP, Ignazio Cassis per passare in seguito

2) designazione ufficiale del candidato.

A vostra disposizione per domande e osservazioni, vi ringrazio per l’attenzione e apro la discussione.

Bixio Caprara, presidente PLRT

  • * * *

La proposta di candidatura unica è stata accolta con 3 soli voti contrari. Ignazio Cassis è poi stato designato per acclamazione.