Cambiare spaventa un po’ tutti. Perchè tutti sono alla perenne ricerca di se stessi e del proprio stato fisico e mentale perfetto, il booster mood ,appunto. Non stupiscono quindi i numeri di una manifestazione che negli anni sta avendo sempre più successo in Italia, tanto che il Festival di Milano è , in assoluto, il più importante del  confinante Bel Paese. Con il 20% dei visitatori in piu’, il Festival internazionale dello yoga di Milano (www.yogafestival.it), si è rivelato un successo per energia vitale e rispetto della natura in Italia. Inoltre, sono raddoppiate anche le presenze del pubblico ai seminari ed ai corsi ed alle free class che si sono avvicendati in questa maratona di 3 giorni (10,11,12 novembre) con centinaia di appuntamenti tra cui scegliere. Il cambio della location, dalla modaiola zona Tortona a quella della “Chinatown” milanese della Fabbrica del Vapore non è stata ,insomma, così traumatica. Complice anche il tema scelto quest’anno, quello delle “vibrazioni”. Anzi proprio la combinazione della scelta del tema e della nuova location, ha permesso all’organizzazione del Festival, il più grande in Italia del settore e sempre più internazionale, di rendere questa edizione particolarmente vivace ed interessante grazie anche una nuova attenzione al lato spirituale della pratica che, negli scorsi anni, un pò si era abbandonato. Con ospiti come l’unico Ashram (tempio) induista in italia (che ha portato la vera tradizione spirituale yogica in particolar modo con i suoi canti e riti al Festival) , dove quel complesso di tecniche ascetiche, comuni sia a varie forme di induismo, sia al buddismo, come recitano le definizioni, sono state descritte come quella cerca di attuare il ben-essere dell’individuo dagli stimoli fisici e psichici, per portarlo a un’assoluta integrità spirituale e quindi, offrendo una chiave di lettura diversa dallo yoga che si è abituati a fare e che va decisamente “di moda”  da anni. Ma sono stati gli Sponsor sempre più importanti a fare la differenza anche in questo combinando la chiave trendy e luxury  a quella spirituale: come Lenovo grazie a cui si sono offerti incontri e sessioni di approfondimento unici sul tema, con la sessione con David Sye , proprio lui che ha portato nei luoghi più “difficili”del pianeta lo yoga con sessioni da Gaza alla Ex Yugoslavia ; ovvero il progetto per portare acqua dove non c’è : ecco YOGA FOR WATER che ha Voluto finanziare Aveda per la Oxfam un progetto di acqua potabile nelle zone colpite dalla guerra e dalla calamità, solo per citarne alcuni.

Tra le curiosità lo “yoga in volo” di Lufthansa, vettore ufficiale della manifestazione: che ha proposto come fare delle vere e proprie sessioni relax di yoga durante i voli. Insomma: la pratica del ben-essere declinato come vero e proprio mood del benessere. E per tutti, grazie al magazine online dei vegolosi (www.vegolosi.it) che ha studiato un menù ad hoc durante il festival, in regalo un ebook con le ricette del giorno, scaricabile con un codice Qr.

Insomma, un mondo sempre meno lontano quello dello yoga, non solo fisico ma anche spirituale, come un mood del benessere ritrovato.

Cristina T. Chiochia