Una forte esplosione è avvenuta in Messico, presso il comune di Tlahuelilpan, a causa di una manipolazione illegale di un rubinetto inserito nella conduttura di un oleodotto che trasporta benzina ad alto contenuto di ottani. La perforazione del rubinetto serviva per il furto del carburante.

Il triste bilancio parla attualmente di 79 morti e di almeno oltre 80 feriti, ma il numero delle vittime potrebbe salire. Lo scenario del dopo esplosione, fatto di resti carbonizzati di cadaveri, è macabro e molti corpi devono essere ancora identificati.

Il carburante è cominciato a fuoriuscire, dopo la manomissione della conduttura, come un geyser alto più di sei metri, e quando la notizia ha cominciato a diffondersi, centinaia di residenti locali si sono precipitati sul campo con un’atmosfera festosa per cercare di raccogliere benzina con ogni tipo di recipiente come taniche, brocche, secchi e addirittura bidoni della spazzatura. Alcuni facendo anche due o più viaggi per prendere il più possibile, secondo le testimonianze.

“C’era molta gente che si avvicinava con contenitori, c’erano donne, bambini, adolescenti”, ha detto un reporter, che ha assistito all’esplosione, al giornale El Universal. La gente che cercava di avvicinarsi, ha cominciato a giocare e assumere atteggiamenti pericolosi vicino al luogo dove usciva il carburante. Saltavano, ridevano e scherzavano, bagnandosi di benzina. L’odore della benzina era talmente forte nell’aria che molti riferiscono di aver avvertito forti nausee.

Le autorità, che erano state informate dalla compagnia petrolifera, hanno fatto intervenire immediatamente le forze militari per cercare di persuadere le persone, che stavano saccheggiando l’oleodotto, a lasciare il posto diventato pericoloso perché a contatto con il carburante. Ma la maggioranza non ha voluto ascoltare.

Due ore dopo la fuoriuscita del carburante, iniziata intorno alle 17 ora locale, è avvenuta l’esplosione proprio mentre molta gente era ancora lì. I video che circolano sui social mostrano un enorme incendio che si è diffuso sul campo dopo lo scoppio, presumibilmente perché seguiva un percorso di diverse forature effettuate sulla conduttura.

La compagnia petrolifera statale Petroleos Mexicanos (Pemex), ha fatto sapere che la conduttura che rifornisce di combustibile il Messico centrale, aveva appena riaperto il 16 gennaio scorso dopo essere stato chiuso il 23 dicembre. Quando sabato pomeriggio hanno rilevato un’attività irregolare della conduttura, la pressione è stata subito ridotta applicando i protocolli corrispondenti. Dal momento in cui la valvola di sicurezza è stata attivata, la pressione iniziale di circa 20 kg era scesa a 5kg al momento dell’incidente.

L’amministratore delegato della Pemex, Octavio Romero Oropeza, ha voluto sottolineare che nel comune di Tlahuelilpan, Hidalgo, lungo la conduttura Tuxpan-Tula, sono stati rilevati 10 furti clandestini negli ultimi tre mesi.

Un agricoltore di 37 anni, Edgar, ha testimoniato al quotidiano locale: “Ero appena arrivato sul posto perché mi avevano detto che avrebbero dato la benzina”. L’uomo è riuscito a riempire una brocca di benzina e andar via senza subire lesioni.

Il Procuratore generale Alejandro Gerts, ha aperto un’inchiesta e avviato le indagini per accertare se l’esplosione sia stata intenzionale o se sia stata causata da altri motivi. Socuramente i materiali sintetici di cui era fatto l’abbigliamento delle persone presenti ha peggiorato la situaizone.