Roma, Montecitorio. Il caos è scoppiato, assieme al governo Conte Bis: Lega e Fratelli d’Italia non si accontentano di votare la sfiducia al governo giallorosso con a capo premier ancora Conte, ma protestano dopo aver letteralmente preso d’assedio la piazza.

La fiducia, tuttavia, è passata: 343 i favorevoli, 263 i contrari: la differenza è assai sottile, quasi un soffio. Il livello di scontro verbale, come riporta Il Tempo, sfiora la violenza, nonché preannuncia l’impossibilità che questo governo nasca (e proceda) sotto buoni auspici. Nonostante, infatti, ministri e premier siano schierati chiaramente per l’alleanza M5S e PD, la Lega non ha lasciato l’appalto delle sue 11 commissioni, tra cui quella del Bilancio alla Camera e quella delle Finanze al Senato. Un contrasto che chiaramente sarà difficile da sanare.

A favore della fiducia hanno votato oltre ovviamente a PD e M5S, Leu e tre deputati di +Europa, mentre la Bonino, la loro leader, vota sorprendentemente contro al Senato. Insomma, il nuovo governo è riuscito a dividere anche gli stessi alleati di uno stesso partito.

Hanno votato contro, oltre ovviamente a Lega, FDL e FI, tre deputati di Sogno Italia e quattro di Noi con l’Italia. Per Montecitorio si preannuncia una giornata che sarà difficile da dimenticare per i protagonisti: tra l’intervento di Conte, dibattito, repliche, dichiarazione di voto, passeranno almeno ben 12 ore.

Sono quasi quarantamila le persone in piazza che manifestano davanti a una Camera blindata nella quale l’accesso è consentito solo ai parlamentari. L’assedio si compone di tricolori sventolanti, note di Mameli e comizi di Meloni e Salvini. campeggiano striscioni contro “il governo delle poltrone” e in favore delle “elezioni subito” (fa davvero una certa impressione vedere i leghisti sventolare il tricolore, magari appartenenti alle stesse fila di quelli che lo bruciavano o semplicemente lo rinnegavano… ma vabbè)

L’intervento di Conte dura più di un’ora e mezzo, tra le repliche degli attaccanti, quella del leghista Molinari è la più dura (il premier Conte ci ha detto balle per 14 mesi), il presidente della Camera Roberto Fico fatica a richiamare all’ordine l’Aula, tra maglie con scritte (Parlateci di Bibbiano), urla (Elezioni Venduti!). 

La fiducia è stata votata, ma non sarà facile mantenerla. Forse, mantenere le poltrone, era parso più semplice.