Il Consiglio degli Stati, contrariamente al Nazionale, non intende sovvenzionare la costruzione di istituti per disabili che non riusciranno a presentare i loro conti entro la fine del 2010. La decisione riguarda esclusivamente due centri ticinesi: il Sociosanitario della Vallemaggia a Cevio e il Madonna di Rè a Bellinzona.

In occasione dell’entrata in vigore della nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni (NPC) all’inizio del 2008 le istituzioni per handicappati hanno ottenuto, per lavori di costruzione e rinnovamento, una proroga dei termini per richiedere aiuti da parte dell’assicurazione invalidità (AI) fino alla fine del 2010. Entro questa data i centri sono tenuti a presentare i conti dettagliati dei lavori.

Con un’iniziativa parlamentare, il consigliere nazionale Meinrado Robbiani (PPD/TI) ha chiesto che a questi centri sociali fosse concessa una deroga fino alla fine del 2012 dato che per 13 istituti difficoltà di ordine tecnico e ricorsi hanno rallentato l’esecuzione dei progetti. Il Consiglio nazionale in settembre ha accolto l’atto parlamentare con un’ampia maggioranza.

Nel frattempo il problema del rispetto delle scadenze riguarda solo due istituti, ha detto il consigliere agli stati Philipp Stähelin (PPD/TG) a nome della Commissione della sicurezza sociale e della sanità (CSS). “Legifereremmo inopportunamente per casi isolati”, ha sottolineato. La Camera tacitamente lo ha seguito e non è entrata in materia sull’iniziativa di Robbiani.