Quello di ieri a Stoccolma è stato un attacco terrorista. Lo ha detto il ministro degli Esteri svedese, Carl Bildt interrogato in merito alle esplosioni che sabato hanno causato un morto in una zona centrale e affollata di Stoccolma.

Dei 6 ordigni che l’attentatore aveva su di sè ne è esploso soltanto uno. Lo ha confermato il quotidiano svedese Aftonbladet. L’uomo, riferiscono testimoni citati dal giornale, prima di farsi esplodere ha urlato diverse parole in una lingua “che pareva arabo”.
La polizia ha reso noto di aver ricevuto un messaggio e-mail con i file audio di rivendicazione in arabo e svedese e la stessa e-mail era indirizzata anche all’agenzia di stampa TT.
“Le umiliazioni al profeta e il vostro stupido sostegno al maiale Vilks” di cui si parla nella rivendicazione si riferiscono all’artista svedese Lars Vilks, che nel 2007 disegnò in una vignetta il profeta Maometto con un corpo di cane.
Nel marzo scorso una fanatica islamica americana che si faceva chiamare “Jihad Jane” era stata posta sotto accusa in America per aver complottato contro la vita del vignettista, reclutando complici su Internet e organizzando il tentativo di incendare l’abitazione di Vilks, nel maggio scorso.

In una dichiarazione alla Reuters Television, Lars Vilks ha notato che la morte dell’attentatore è il primo decesso legato alla sua vignetta e un’azione contro il popolo svedese compiuta per spaventarlo. Secondo un esperto di terrorismo citato dallo stesso canale televisivo, si sarebbe comunque trattato di un atto terroristico isolato.
A gennaio, in Danimarca, un uomo somalo aveva cercato di uccidere il vignettista danese Kurt Westergaard che nel 2005 aveva innescato violente proteste nel mondo islamico per alcune vignette satiriche su Maometto.