Il popolo si era espresso in votazione popolare lo scorso mese di marzo e ieri il Gran Consiglio ticinese ha deciso per un’entrata in vigore in tempi brevissimi della nuova norma, che consentirà la raccolta di firme per la revoca dei municipi.

I vincoli della nuova legge prevedono che la revoca non sia possibile durante il primo anno e l’ultimo anno di legislatura, che in questo caso scatta ad aprile. La richiesta dovrà essere firmata da almeno il 30% degli aventi diritto di voto nel Comune e va depositata alla cancelleria comunale, come ultimo termine ad esempio per il 2011, entro la fine di marzo.
Non si é dunque seguito il consiglio della commissione Costituzione e diritti politici a posticipare l’introduzione delle norme al 2012, ovvero alla prossima legislatura comunale.

Presto alle urne nella capitale?

Dunque non appena sarà trascorso il termine di quarantacinque giorni per il lancio del referendum, ma che in questo caso considerando l’esito del voto popolare é quasi da escludere, la nuova norma diverrà effettiva e stando alle dichiarazioni in aula, il primo municipio ad essere “collaudato” sembra essere quello della capitale, dove Sergio Savoia (I Verdi) intende valutare la possibile richiesta di revoca dell’Esecutivo.