I talebani afghani hanno rivendicato l’attentato di oggi a Kabul contro un autobus di dipendenti della Direzione nazionale della sicurezza (Nds) realizzato, scrivono nel loro sito web, “da Ahmad, un coraggioso leone dell’Emirato islamico residente nella provincia di Paktia”.

Il kamikaze, si precisa, “si è schiantato con la sua moto imbottita di 30 kg di esplosivo contro l’autobus su cui si trovavano 45 ufficiali della Nds”.
Fonti ufficiali afghane hanno fissato il bilancio dell’attacco a quattro morti e 29 feriti ma i talebani, fornendo una loro versione che spesso non coincide con la realtà, parlano di 17 morti e quattro feriti.
Il presidente Hamid Karzai ha condannato “l’attentato terroristico” sottolineando che “realizzare un attacco suicida in una piazza affollata dove si trovavano centinaia di civili innocenti, compresi bambini e donne, è contro qualsiasi principio islamico ed umano e mostra che i suoi autori sono mercenari che puntano solo a servire i loro padroni stranieri”.
Anche la Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) ha condannato “il vile attentato” che “ha deliberatamente puntato ufficiali e civili afghani”.