Dal primo gennaio alla fine di giugno 2011 l’Ungheria è presidente di turno dell’Unione europea. Una presidenza giudicata inopportuna dalla maggior parte dei governi dei 27 paesi membri, a causa dell’introduzione nel paese di una legge-bavaglio per i media.
Una legge introdotta poco prima della fine dell’anno passato e che di fatto prevede severe sanzioni, sino al carcere, per i giornalisti che pubblicano notizie fuori dalla linea della politica del premier ungherese Viktor Orban.

Se l’Ungheria oggi fosse un paese che presenta domanda di adesione all’UE, questa sua legge sui media basterebbe a far rifiutare la sua domanda.
Un paradosso eclatante, un esempio perfetto per mostrare quanto sia debole la struttura che tiene insieme l’Unione europea.