All’interno dell’esercito libico vi sarebbero grandi tensioni, al punto da poter prevedere che il capo di Stato maggiore aggiunto El Mahdi El Arabi possa dirigere un colpo di stato militare contro il colonnello Muammar Gheddafi.

Lo hanno fatto sapere fonti libiche alla TV satellitare Al Jazeera, il cui sito web ipotizza che questo sviluppo potrebbe mettere fine ai disordini in corso. Una fonte imprecisata ha comunicato ad Al Jazeera che il popolo sentirà buone notizie entro la fine della giornata.
Tuttora – secondo le stesse fonti – violenti scontri si sviluppano tra quello che resta delle Guardie dei comitati rivoluzionari pro-Gheddafi e i militari ribelli. In questi scontri sarebbe rimasto gravemente ferito il comandante delle forze speciali, Abdallah El Senoussi, che secondo alcune voci sarebbe morto.
Il giornale privato Quryna riporta che il ministro della giustizia, Mustafa Mohamed Abud Al Jeleil, ha dato le dimissioni a causa del ricorso eccessivo alla violenza contro i manifestanti antigovernativi.

Polizia e forze di sicurezza sono fuggite in massa da al Zawiya, località della Libia a una decina di chilometri da Tripoli, lungo l’arteria che conduce alla frontiera con la Tunisia: lo hanno riferito testimoni oculari arrivati nella città di confine tunisina di Ben Guerdane.
Da allora, hanno raccontato, la città è completamente piombata nel caos: “Per due giorni ci sono stati scontri tra pro e anti Gheddafi. Da ieri tutti i negozi sono chiusi, una casa di Gheddafi è stata data alle fiamme, la gente ha anche rubato auto della polizia. Ci sono cecchini, ci sono case incendiate, non c’è polizia, se n’è andata tutta ieri mattina.”