Solamente 11 i Gran consiglieri che oggi hanno detto no alla nuova legge sulle aggregazioni, che prevede penalità finanziarie sui contributi di livellamento, per quei comuni che rifiutano le fusioni.

Una legge che aveva raccolto ampie critiche, in particolare nella cintura del bellinzonese, dove non si era esitato a definirlo un vero e proprio ricatto.

La legge é stata ampiamente difesa dal Consigliere di Stato uscente Luigi Pedrazzini, che ritiene indispensabile l’articolo 2 come mezzo necessario a riportare al tavolo delle discussioni quei comuni che non mantengono il ritmo del luganese.

Un ritmo di fusioni che proprio nel luganese, ultimamente ha subito due importanti battute d’arresto dovute in particolare al mancato accordo con il Cantone, sui finanziamenti necessari a realizzare queste aggregazioni.