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L’agenzia di rating Standard & Poor’s mantiene la presa sull’Italia e riduce la nota di ben sette grandi banche italiane, a causa del recente downgrade sul debito sovrano del paese. Per altri otto istituti l’agenzia ha inoltre rivisto l’outlook da stabile a negativo.

Il rating a lungo termine è stato portato da A+ (rating medio-alto, qualità media) ad A (stessa categoria di valutazione ma più vicina ad A-, che è il rating medio-basso) per Mediobanca, Findomestic e Intesa SanPaolo, insieme alle controllate di quest’ultima, le banche IMI e BIIS, oltre alla Cassa di Risparmio di Bologna. L’outlook è negativo.
S&P riduce anche la nota di Findomestic e Bnl. Il rating di Unicredit resta immutato, ma l’outlook passa a negativo sia per l’istituto che per tre sue controllate, Unicredit Bank Germania, Unicredit Bank Austria e Unicredit Leasing.