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E’ quanto ritiene Luis Moreno Ocampo, procuratore della Corte penale internazionale: la messa a morte dell’ex leader della Libia Muammar Gheddafi è comparabile ad un crimine di guerra, per le modalità e le circostanze in cui si è prodotta.

Gheddafi era stato ucciso a Sirte il 20 ottobre scorso da un commando di ribelli libici. Era in un convoglio che si apprestava a lasciare la città assediata.
“Abbiamo fatto parte delle nostre considerazioni al governo di transizione libico – ha dichiarato Ocampo -Abbiamo chiesto come verranno giudicati i crimini commessi da ambo le parti durante la rivolta che ha portato alla fine del regime. La morte di Gheddafi è una questione più che mai aperta, si deve capire cosa era realmente successo.”

Ocampo ha aggiunto che entro il 10 gennaio le autorità libiche informeranno la Corte penale internazionale circa l’eventuale trasferimento all’Aja di Saif al Islam Gheddafi, arrestato lo scorso novembre.
Contro di lui la Corte penale internazionale aveva spiccato un mandato d’arresto il 27 giugno, accusandolo di crimini contro l’umanità commessi in Libia dal 15 febbraio, quando era iniziata la rivolta popolare che ben presto si era trasformata in una guerra civile.