Il Consiglio svizzero della stampa ha respinto il reclamo della Licra Svizzera (Li­gue nationale contre le racisme et l’antisémitisme) contro Il Mattino della domenica per l’ar­ticolo «Tutte brave persone!», riferito all’omicidio di Arno Garat­ti, avvenuto a Daro nel mese di luglio.

Nell’articolo si leggeva, scritto in caratteri maiuscoli, che l’as­sassino era un minorenne ser­bo.
Secondo la Licra, questa era una viola­zione della Dichiarazione dei diritti e dei doveri del giornali­sta in materia di rispetto della di­gnità delle persone, perché non si può mettere sempre e sistema­ticamente in risalto la naziona­lità di una persona sospettata di un crimine senza attizzare l’odio oppure la discriminazione basati sul­l’appartenenza etnica.
Secondo il Consiglio della stam­pa, invece, nella cronaca giudiziaria la menzio­ne della nazionalità si giustifica se il giornale adotta tale prassi costan­temente e per infor­mare i lettori.
Il Mattino della domenica intendeva anche di­mostrare le conseguenze negati­ve del fallimento della politica d’immigrazione.

(Fonte: Corriere del Ticino)