Poco dopo le 14h00 è giunta la notizia che nella parte sommersa della poppa della nave i sommozzatori della Guardia Costiera hanno rinvenuto cinque cadaveri.
La lista con i nomi di 40 dispersi sarebbe nota almeno da un paio di giorni, ma sino a stamattina è stata tenuta nascosta. Di che alimentare confusione e polemiche.
La domanda che viene evidenziata è perché Costa Crociere abbia fornito un elenco dispersi con 16 nomi, mentre invece mancherebbero all’appello una quarantina di persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio.
La lista completa si troverebbe presso l’unità di crisi coordinata dal prefetto Giuseppe Linardi. E qui interviene una seconda domanda: perchè questa unità di crisi non ne ha parlato subito?
Ci sarebbe anche una terza domanda ed è la seguente: perchè stamani si parla di una lista di 40 nomi che Giuseppe Linardi avrebbe in mano da almeno due giorni, quando invece solo ieri Linardi parlava di una lista con 29 nomi e assicurava che questi nomi potevano anche diminuire?
Sarebbe sicuro che dieci dispersi sono italiani e i giornali pubblicano oggi i loro nomi e le fotografie. Mancherebbero poi all’appello 11 turisti germanici, 2 statunitensi e un indiano, quest’ultimo cameriere sulla nave. Dei restanti dispersi non si hanno informazioni.
Nel relitto della Costa Concordia le ricerche di queste persone sono riprese all’alba. Gli incursori della marina hanno usato microcariche di esplosivo per aprire varchi all’interno e permettere ai sommozzatori di raggiungere le zone non ancora ispezionate.
La misura della tragedia l’ha data in maniera forte un video ai raggi infrarossi, girato venerdì in tarda serata da un elicottero della Guardia Costiera quando già la nave era inclinata di quasi 90 gradi.
Si vedono i passeggeri che in una lunga fila, piccolissimi rispetto alla stazza della nave si aggrappano a una corda per calarsi dalla carena sino allo strapiombo del mare, per poi saltare sulle scialuppe di salvataggio.