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Secco botta e risposta e conseguente gelo fra i governi di Roma e Berlino sulla maniera di uscire dalla crisi.

In un’intervista rilasciata martedì al quotidiano britannico Financial Times, il premier italiano Mario Monti ha chiesto ai governi della Zona euro, e in particolare alla Germania, un maggior impegno sul fronte dei tassi di interesse del debito italiano.
Visto che la Germania è uno dei maggiori creditori, Monti ritiene che Berlino debba rendersi conto di come sia nel suo stesso interesse contribuire all’abbassamento dei tassi dell’Italia e degli altri paesi ad alto indebitamento della Zona euro.
La replica di Angela Merkel non si è fatta attendere. La Cancelliera tedesca ha bocciato qualsiasi intervento della Banca centrale europea e ha dichiarato che secondo il governo tedesco l’Italia “può fare da sola”.
Una risposta che giunge dopo che l’agenzia di rating Fitch ha prospettato a breve un ulteriore declassamento del rating italiano sul debito. Nei giorni scorsi Standard & Poor’s aveva già pesantemente tagliato la nota dell’Italia.

Nell’intervista al Financial Times, Monti ha invitato i creditori della Zona euro a riconoscere i progressi fatti dall’Italia in politica economica, aggiungendo che vorrebbe un visibile miglioramento del costo del suo debito a 10 anni, ora attorno al 7%.
Un livello che molti considerano insostenibile per un’economia gravata da un rapporto debito/Pil di quasi il 120%.